05/09/2010 11:58
DANILO CARAVELLO: «Mi sembra giusto fare i complimenti a tutto lo staff societario per come hanno saputo muoversi sul mercato e consegnare allallenatore dei rinforzi di primissimo piano. Borriello ne è lesempio più lampante. Ma anche la conferma di Burdisso, larrivo a zero euro di Fabio Simplicio e la scommessa Adriano sono sintomatici del grande lavoro svolto. Aver trovato, poi, unalternativa a Riise sulla fascia sinistra, significa un puntuale miglioramento della rosa a disposizione. Direi che la Roma può arrivare fino in fondo e migliorare il risultato dallultima annata».
GIANNI CORCI:«E stata unottima campagna acquisti. Al di là degli evidenti problemi economici in cui versa la Roma, si è cercato con grande impegno e risultati di sistemare la rosa proprio nei punti in cui era più deficitaria. Lannata scorsa è stata un buon banco di prova per le ambizioni di Ranieri e anche stavolta lotterà per vincere il campionato. Sono convinto che ormai i giallorossi abbiano colmato il gap dallInter e, insieme, possano staccare di molto sia il Milan, sia la Juventus. I rossoneri, nonostante larrivo di Ibrahimovic e Robinho, non mi convincono pienamente. Centrocampo e difesa sono ancora due incognite da analizzare e capire bene. I bianconeri, invece, pagheranno dazio per aver stravolto la squadra, inserendo tanti giocatori nuovi. Stesso discorso per Delneri».
MARIO MIELE: «Con Borriello il mercato si può considerare più che ottimo. Se Adriano e Simplicio si rimetteranno in forma e si integreranno nei meccanismi di gioco, saranno dolori per tutti. Per di più anche il nodo del portiere è stato risolto: Julio Sergio ha dimostrato di essere sicuro, disponibile e affidabile. La Roma è attrezzata per dire la sua sia in Campionato, sia in Champions League. In Italia potrà competere con Inter e Milan, partendo però con più di un vantaggio. Moratti ha perso un allenatore eccezionale e non ha fatto alcun acquisto di rilievo, Berlusconi ha puntato sullo spettacolo delle quattro punte ma non si è accorto che dietro, probabilmente, si ballerà. La Juventus, invece, ha comprato tanto, forse pure troppo. Alla fine vince solamente una e per la squadra giallorossa ci sono tutti i presupposti per farlo».
DANILO PARISI:«Credo che il mercato sia più che buono. Con larrivo di Borriello hanno ovviato al rischio che Adriano non torni ad essere quellattaccante che tutti conosciamo. La conferma di Burdisso, vuol dire aver dato a Ranieri tre difensori centrali, interscambiabili e di altissimo livello. Punto tutto su Menez e sulla sua voglia di far bene. Sono certo che il francese esploderà definitivamente. Vedo la Roma un gradino sopra la Juve e come principale antagonista delle squadre di vertice: Inter e Milan. Sarà importante il discorso Champions League e il logorio che una competizione come quella influisce sulla testa dei giocatori».
ANTONIO CALIENDO: «Finalmente la Roma ha una vera punta, perfetta per fare un certo tipo di gioco. Lorganico era già abbondantemente amalgamato, i nuovi inserimenti si adatteranno presto alla realtà romana. Credo che lallenatore punti molto in alto e questa può essere la stagione giusta per arricchire la bacheca giallorossa. Ho limpressione che i nerazzurri abbiano meno fame delle passate stagioni».
MORENO ROGGI: «Riprendere Burdisso significa aver puntellato definitivamente la difesa. Borriello è stato un colpo di altissimo livello, un punta agile e tecnica ideale per far salire la squadra e garantire presenza sotto porta. Se Adriano tornerà ad essere lImperatore, ci sarà senzaltro da divertirsi. Detto ciò, dubito che la Roma sia già pronta per poter vincere. Milan e Inter sono più forti nellorganico ».
FRANCO ZAVAGLIA: «I giallorossi hanno fatto una splendida campagna acquisti, aggiungendo ad un gruppo già forte e collaudato la ciliegina sulla torta: Marco Borriello. Se poi, come tutti sperano, Adriano dovesse ritrovare la forma e dare un aiuto concreto, la Roma diventerebbe un osso davvero duro da affrontare e battere. Può essere la candidata più importante, insieme allInter e al Milan, per varcare la linea del traguardo da prima in classifica».
UBALDO RIGHETTI: «Cosha la Roma più delle altre? Innanzitutto, il fatto di ripartire dalla stessa rosa dellanno scorso e dalla consapevolezza di sapere che si può vincere. E sa anche, però, come si può perdere, cosa che ti permette di evitare gli errori fatti, o i cali di tensione, come contro la Sampdoria. Un piccolo vantaggio lo dà anche il fatto che si conoscono meglio. Le altre? La Juve ha cambiato anche troppo, e penso che per lei sarà un anno di transizione. Il Milan ha acquistato dei grandissimi giocatori, ma bisognerà vedere se riuscirà a mantenere lequilibrio nella squadra. LInter si troverà a dover acquisire una nuova mentalità. Mourinho era un grande motivatore, mentre Benitez segue altre strategie: vediamo dove lo porteranno. La Roma deve puntare ad essere protagonista. Vincere lo scudetto dipende poi da tante componenti. I giallorossi devono trovare continuità, che è ciò che ti fa raggiungere gli obiettivi. E non dimentichiamo poi la crescita di Adriano. Perché quando a gennaio molte squadre dovranno aggiustare il proprio mercato, la Roma avrà permesso ad Adriano una crescita graduale, senza fretta, ritrovandosi così a disposizione un giocatore che, nellottica delle competizioni in cui sarai chiamato ad impegnarti, potrà dare un contributo decisivo».
ROBERTO SCARNECCHIA:«Premesso che per me è il Milan la squadra da battere, penso che la Roma si è rinforzata rispetto alla stagione passata, quando è comunque arrivata ad un passo dai nerazzurri e molto più avanti dei rossoneri. Non è detto, poi, che se sei più bravo e più forte dellanno prima, automaticamente vinci. Magari arrivi anche più indietro. E questo vale per tutte. Per quanto riguarda la Roma, le premesse ci sono tutte. Borriello dà certamente peso in più allattacco, senza dimenticare che cè un altro giocatore straordinario, come Adriano, che quando entrerà in condizione potrà incidere e non poco. Io credo che la Roma potrà esprimere un gioco ancora più aggressivo di quello dello scorso anno. E può puntare a tutte e tre le competizioni, perché, come organico, è a mio parere tra le squadre più forti di Europa. Penso che la differenza la farà la riconferma di Burdisso».
ALBERTO FACCINI: «Burdisso era lacquisto fortemente voluto da Ranieri. Spero che larrivo di Borriello non crei troppa competizione con Adriano, anche se è vero che può servire da pungolo per il recupero del brasiliano. La solidità del gruppo, la fame della società e dei tifosi possono costituire un ottimo valore aggiunto. Direi che in una scala di valori, la Roma è appena sotto lInter».
GIANCARLO DE SISTI:«Da uomo esperto qual è, faceva bene, un paio di settimane fa, Ranieri a buttare acqua sul fuoco. Ora, alla luce di questi ultimi arrivi, che sono andati a rinforzare lorganico, il discorso può farsi diverso. Penso soprattutto a Borriello, che stimo come bravo attaccante, e che non solo porterà benefici a tutto il reparto avanzato, ma consentirà al tecnico e quindi alla squadra, di poter disporre di più soluzioni, essendo lui forte con i piedi ma anche di testa, dote che mancava nellattacco della Roma. Fondamentale, poi, la conferma di Burdisso, ma anche larrivo di Castellini e quello degli altri, da Simplicio ad Adriano. Quanto alle altre, il Milan ha fatto certamente grandi acquisti, ma dovrà trovare anche gli equilibri. Perché così, sulla carta, sembra una squadra molto offensiva. Ma poi, chi corre? La Roma, rispetto alle altre, ha un allenatore e una squadra che si conoscono e si capiscono. Le altre devono ancora costruire ed ottenere tutto ciò. Perché Benitez è nuovo, e così Allegri e Delneri. E vero che contano soprattutto i giocatori, ma anche lallenatore ha la sua parte. E io ricordo sempre che la Roma, prima della gara con la Samp, era lì. E questo conferma che le differenze non erano abissali. E a maggior ragione, sarà anche questanno la prima antagonista dellInter».
FULVIO COLLOVATI:«Ammetto che fino a una decina di giorni fa qualche perplessità ce lavevo. Perché è difficile ripetersi, anche per lInter. Poi, invece, ti accorgi che può bastare un acquisto, come Ibrahimovic per il Milan o Borriello per la Roma, a ridare entusiasmo a tutto un ambiente. La Roma ne ha fatti addirittura due: Burdisso, che è sì un ritorno ma anche un giocatore fondamentale per Ranieri, e Borriello, che è quel punto di riferimento in attacco che le mancava. In questo momento penso che la Roma sia davvero una squadra completa. Deve solo ritrovare le motivazioni dellanno scorso per essere competitiva e confermarsi la prima antagonista di Inter e Milan. Borriello è lattaccante giusto per la Roma, che gioca un calcio manovriero».