23/09/2010 11:12
Carmine Russo, per quello che si è visto a Brescia, non dovrebbe più arbitrare una partita di calcio. E invece, così dicono tutti, è uno dei migliori. E addirittura in procinto di essere promosso internazionale. Unaggravante, una condanna per il nostro movimento arbitrale e per chi lo dirige: questi sono i nostri arbitri migliori? Questa è la crescita che ci è stata promessa dopo Calciopoli? Questo è il grado di affidabilità dei nostri fischietti? Sapere che è in buonafede è, paradossalmente, il motivo che dovrebbe indurre anche Nicchi a restituire il mandato. Mi sono, ci siamo sbagliati, dovrebbe avere il coraggio di far sapere al mondo del calcio. Non possiamo, e adesso ci sono le prove, garantire la regolarità del campionato. Invece no: Nicchi farà unaltra delle sue battute, dopo la comica con cui ha pensato di liquidare gli errori delle prime tre giornate. « Se si lamentano tutti, vuol dire che stiamo facendo bene». No, se si lamentano tutti, alla quarta giornata, è perché così non si può andare avanti. Russo non ha solo negato tre rigori alla Roma, concedendone uno inesistente al Brescia. Ha stravolto il senso tecnico di una partita, mandando fuori di testa gente con i nervi a fior di pelle. Mexes, per essere chiari, ha sbagliato, clamorosamente sbagliato nella reazione. A questi livelli non ci si può comportare in quel modo. Ma è facile dirlo dalla tribuna, davanti alla tv, guardando il danno che stanno facendo ad altri. Ma se qualcuno vi venisse addosso alla macchina? Una, due, tre, quattro volte. Non perché è in malafede, ma semplicemente perché continua a ingranare la retromarcia, voi che fareste? Sareste in grado di avvicinarvi e con cortesia chiedergli se magari può smettere? Pensate la scena: «Scusi, mi ha fatto già diecimila euro di danni, ma non si preoccupi. Succede, non è certo un problema...».
Se questo è lantipasto, chissà cosa succederà quando arriveremo alla frutta. O forse già siamo alla frutta. Di un calcio che non riesce a difendersi dai suoi evidentissimi limiti, non riesce a risolvere i suoi conclamati problemi. Se qualcuno volesse parlarne, seriamente e non a battute, potrebbe essere il primo passo per fare qualcosa, Per fare finalmente qualcosa.