Una sua telefonata a Galliani ha sbloccato tutto

01/09/2010 10:24

 

A questo punto però è entrato in scena il giocatore, che sapeva dell’interesse della Roma e ha chiesto una

notte di tempo per pensarci prima di accettare la . Ieri mattina il colpo di scena. Borriello ha spiegato che non sarebbe andato alla perché «non voglio più andare in prestito ma trasferirmi solo a titolo definitivo». A confermare il fallimento della trattativa con la il
Marotta, uscito scurissimo in volto dalla sede del Milan che annunciava laconicamente che «Borriello non verrà alla ». La Roma, che in realtà non era mai uscita dalla trattativa, è tornata in gioco sferrando l’attacco decisivo. E lo ha fatto il presidente Rosella Sensi in persona, che hatelefonato a Galliani per concludere l’accordo sulla base di un prestito gratuito per questa stagione e un riscatto obbligatorio il prossimo anno fissato a 10 milioni di euro. Un capolavoro assoluto. Un colpo che ha molti ha ricordato quello che il papà Franco fece portando in giallorosso Chivu, un vero e proprio blitz dopo che la gli aveva soffiato (per fortuna) Legrottaglie. Un colpo reso possibile anche da Unicredit, che ha svolto il ruolo di garante per la Roma. La banca, è meglio chiarirlo una volta per tutte visto che ieri sono circolate delle versioni non proprio corrette, non ha messo nemmeno un


euro di tasca sua. I soldi sono usciti (usciranno) fuori dalle casse della Roma e il ruolo della banca è stato solamente quello di garantire per la Roma. La dottoressa Sensi nei giorni scorsi ha presentato alla banca un dossier che dice che nei prossimi mesi ci saranno degli introiti, derivanti dagli sponsor, dai diritti tv e dagli incassi della , ben superiori ai 10 milioni di euro che la Roma spenderà per prendere Borriello. Per questo Unicredit, qualunque sia la proprietà giallorossa il prossimo anno, ha dato l’ok all’operazione.


 

Un’operazione che contribuirà alla valorizzazione dell’asset Roma, considerando che arriva uno dei primi

tre centravanti italiani insieme a Gilardino e Pazzini ad un prezzo assolutamente ragionevole per un calciatore

di quel livello. Anche col giocatore non è stato difficile trovare l’accordo: contratto di 4 anni a 2.5 milioni netti

per la prima stagione, a salire fino a 3.3 netti nell’ultimo anno. Ci ha lavorato il direttore sportivo Pradè che

pochi minuti prima delle 18 di ieri è entrato in via Turati nella sede del Milan e ne è uscito poco dopo con la firma di Borriello e del Milan. Missione compiuta.