04/09/2010 11:10
Ma quello che fa ben sperare è la cattiveria mostrata dallattaccante giallorosso che, nelle prime due uscite stagionali con la Roma, era sembrato spento, poco cinico. Ieri è stato diverso, si è caricato sulle spalle la responsabilità di trascinare tutta la squadra. Esattamente quello che gli chiedeva lintero paese dopo linfortunio di Jovetic. Il punto di riferimento poteva essere solo lui, e così è stato. Ha sfiorato la doppietta in più di una occasione, ha corso, si è arrabbiato, ha fatto scintille col suo diretto marcatore. Ed alla fine non aveva neppure la forza di gioire per la vittoria. Le telecamere lo hanno inquadrato piegato a metà campo con le mani sui fianchi, esausto. Ma felice. Proprio come lo vorrebbero vedere i romanisti, che adesso sperano che non si sprema troppo nella partita del 7 settembre contro la Bulgaria. Per tornare a Roma con voglia ed energie da mettere in campo contro il Cagliari. Energie che non sono mai mancate a John Arne Riise. Anche Thunderbolt nella giornata di ieri ha portato a casa la prima vittoria delle qualificazioni. La sua Norvegia si è imposta per 2-1 in rimonta sul campo dellIslanda. Martedì per John ci sarà la sfida contro il Portogallo. E andata male invece a Mexes e Menez. La loro Francia è stata clamorosamente sconfitta in casa, allo Stade de France, per 1-0 della Bielorussia. Per Jeremy 69 minuti in campo. Poi luscita dal terreno di gioco quando il risultato era ancora sullo 0-0.