Borriello e Brighi rilanciano la Roma: 2-1 Genoa, che bel Rudolf

17/10/2010 11:09

Due risposte La prima: Borriello e possono coesistere in un 4-4-2 costruito a loro misura. L’ex milanista è ancora una volta migliore in campo, dal rapinoso gol di suola su cross di sporcato da Criscito, al palo e alla traversa che completano il bottino. Il capitano, pieno di motivazioni speciali, si mette al suo servizio con l’umiltà e l’impegno di un ragazzino e nelle fasi finali sarà anche decisivo nel possesso palla. La seconda: con la classe operaia si va in paradiso. Parliamo di Perrotta e Taddei che a non c’erano e di Brighi che sostituisce l’indisponibile . La loro corsa, sommata alla qualità di Pizarro, è indispensabile per portare avanti il progetto. Il problema è che per ora durano settanta minuti. Di qui, insieme al blackout di Ranieri che ritarda il cambio beccando l’1-2 in inferiorità numerica, le sofferenze finali.

Moduli novità O quasi, con Ranieri che affida al 4-4-2 la verifica d’una coesistenza tra e Borriello oggetto di infiniti dibattiti nella capitale, ma può soprattutto avvalersi dei ritorni sulle corsie esterne di Taddei e Perrotta, con Brighi ai fianchi dell’ispirato Pizzarro. Gasperini in compenso abbandona per un po’ il tradizionale 3-4-3 per il 3-5-2 con Rossi e Mesto a cercare sovrapposizioni sulla fascia destra, quella di Perrotta e Riise, mentre dall’altra parte è solo Criscito, opposto di Taddei, a cercare la linea di fondo con Kharja che invece assiste (male) il playmaker Milanetto. Davanti Toni fa a sportellate con Burdisso e Juan mentre Palacio gira largo, dalle parti di Cassetti. Errori Due squadre costruite per superarsi ma Roma padrona perché a parità di corsa vince la qualità, sia in mezzo (Pizarro), che davanti. Prima del gol dell’1-0 arrivano il palo di Borriello e una chiamata clamorosamente sbagliata dell’assistente Ghiandai, che nega a il gol in pallonetto.

c’è Ma il non sta a guardare, e come la Roma si allunga eccolo là davanti a svelare le crepe di una difesa giallorossa nella quale Juan salva il salvabile, ma non può impedire a Toni e Criscito di divorare due ghiotte occasioni. Il 2-0 di Brighi all’inizio della ripresa, figlio dell’intraprendenza di Borriello e Perrotta, sembra chiudere un match che invece i cambi di Gasperini e il fiato corto della Roma renderanno bello e incerto fino al termine. Rudolf per Palacio e poi Sculli per Ranocchia e Rafinha per Mesto, l’ultimo sarà quello d’un 3-4-3 a trazione anteriore. Ma con le buone o le cattive, il Burdisso col turbante aggrappato a Toni, la Roma terrà botta