Borriello e l'azzurro, la conquista più dura

08/10/2010 11:46

Sinora ha collezionato 5 presenze e zero soddisfazioni. Il nuovo c.t. lo ha fatto debuttare in agosto contro la Costa d´Avorio, uno spezzone al posto di Amauri, ma lo ha inserito nel gruppo ristretto (4 giocatori) di centravanti che fanno parte del suo giro. Prandelli varia le sue personali graduatorie di volta in volta e dopo le prime sei giornate di campionato, il napoletano ha scalato la classifica. Grazie all´infortunio di Gilardino e al digiuno di Pazzini. Grazie, soprattutto, alle sue qualità di sfondatore. Alto, grosso, pronto a fare sportellate con i nordirlandesi e a tenere palla per far salire la squadra. Pronto anche a raccogliere i cross di Pepe dalla destra e i suggerimenti calibrati di Cassano. Perché poi il compito principale di Borriello sarà bucare la rete del Windsor Park per stemperare l´entusiasmo dei nostri avversari e accompagnare l´Italia verso una vittoria che sarebbe fondamentale in attesa della Serbia.

Il centravanti freme. Vuole guadagnare la considerazione di Prandelli e intanto manda un messaggio a Ranieri che a , nell´ultima domenica di campionato, lo ha sostituito nel momento culminante della partita, quando la Roma era chiamata a rimontare. «Non mi punzecchiate sulla storia della stanchezza», dice mentre rallenta il passo e firma un autografo, fuori dallo spogliatoio ormai deserto del centro tecnico di Coverciano. Quel cambio non lo ha digerito, tanto meno la giustificazione del suo allenatore («mi sembrava stanco»). Ma la Roma è in silenzio stampa, una specie di bavaglio dal quale Borriello può liberarsi soltanto per parlare di questioni legate alla nazionale. Poco male. Ora che siamo davanti all´Irlanda conta quello che fa, non quello che dice. Conta confermare di essere uno dei centravanti più forti del campionato, uno degli affari migliori realizzati sul mercato.

Se la Lazio può sbandierare con orgoglio il brasiliano Hernanes, se i napoletani impazziscono per Cavani e se il Milan sogna con Ibrahimovic, la Roma può consolarsi con Borriello, preso in prestito con l´obbligo di riscattarlo tra un anno (praticamente un assegno post datato) a 10 milioni di euro. In giallorosso ha già segnato tre volte, due in campionato e uno in . Ora ci prova in azzurro. Si dice che Lippi lo abbia escluso dal Mondiale perché gli sembrava troppo esuberante per il suo gruppo. Prandelli mira alla sostanza.

Nella nazionale di Cassano, sempre titolare e in quella di Balotelli, che tornerà dopo l´infortunio, si cerca un centravanti. Amauri con la Costa d´Avorio, Pazzini in Estonia, Gilardino nella sua Firenze con le Far Oer. Ora è la volta di Borriello, uno che ha perso già troppe occasioni per sentirsi di passaggio. Appassionato di moda, di scarpe e di profumi, il sorriso libertino e una bella donna sempre al suo fianco, il romanista è a caccia dell´ultima conquista, più difficile persino di Belen: la maglia azzurra. Un gol per rompere l´incantesimo, guadagnarsi la conferma per Marassi, mettere fuori gioco la concorrenza. E se quella con l´Irlanda fosse la partita più importante della sua carriera?