05/10/2010 11:18
Il problema di testa segnalato da Ranieri esiste. Non è l'unico, però. Per tutta l'estate l'allenatore ha lavorato in una direzione: difesa a quattro e tridente supportato da tre centrocampisti. Poi alla prima gara ufficiale la Roma ha affrontato l'Inter in Supercoppa con il 4-1-4-1. Ovvero una variante del 4-2-3-1, il modulo utilizzato nella prima di campionato con il Cesena, a Brescia e a tratti nella partita con il Cluj dove a un certo punto è comparso il 4-3-3. Ranieri è stato costretto a resettare il suo pensiero dopo l'arrivo di Borriello.
In cuor suo una Roma-tipo esisterebbe: 4-4-2 con due punte e quattro centrocampisti in linea. Ma gli infortuni di Taddei e Vucinic e l'assenza nella rosa di altri esterni (ce n'erano due, Cerci e Guberti, e sono stati ceduti) lo hanno mandato in tilt. Il 4-4-2 è comparso per la prima volta a Monaco, pur in assenza di esterni di ruolo: sulla fascia hanno giocato Perrotta e Brighi. Ne è uscito fuori quel «catenaccio» tanto criticato da Totti. Il modulo classico è stato comunque riproposto nell'unica vittoria ottenuta in campionato sull'Inter. Quella sera c'era Menez, però. Il francese ha giocato da esterno, ma anche come trequartista quando Ranieri ha scelto di utilizzare il rombo a Cagliari e contro il Bologna in casa.
E domenica scorsa gli è toccato fare l'intermedio nell'ultimo modulo proposto: il 3-5-2 di Napoli. Un esperimento fallito e che non sarà ripetuto. Per riordinare le idee Ranieri ha deciso di lasciare i giocatori a riposo ieri e oggi e nel weekend: gli allenamenti sono previsti solo da mercoledì a venerdì.