Coppola: «Io romanista al Lecce La crisi? Se ne esce con l’orgoglio»

27/10/2010 10:00

Un romano e romanista di fronte alla sua squadra del cuore. Quali sono le sensazioni a pochi giorni dal match?

E’ bellissimo vivere questo momento. Dopo una stagione (quella scorsa, ndc) trascorsa a curarmi da un brutto infortunio, rientrare con la squadra per cui fai il tifo fin da bambino, trasmette sensazioni fantastiche.

La stagione della Roma non è partita bene. Da fuori, che cosa si percepisce?

Sicuramente che la rosa giallorossa ha enorme qualità, sono stati fatti acquisti importanti e sono certo che a

breve ne verranno fuori. Non sono abituati a questo tipo di classifica ma, alla fine, lotteranno per le prime posizioni.

Durante l’estate si è allenato con loro, che atmosfera si viveva a Trigoria?

Serena e molto tranquilla, c’era allegria all’interno dello spogliatoio. Approfitto di queste righe per rinnovare

i ringraziamenti alla società romanista: mi hanno permesso di allenarmi e mi hanno accolto con grande calore.


Ci spieghi: perché la Roma uscirà da questo periodaccio?

Perché anche a loro non va giù di stare in quella posizione di classica. Uscirà fuori l’orgoglio e, di conseguenza, anche il vero valore della squadra.

Scelga: il primo gol in serie A contro la Roma oppure la Roma che esce dalla crisi proprio contro il Lecce.

(Ride, ndc) Domanda difficile. Allora, spero che esca dalla crisi il prima possibile, ma non proprio contro il Lecce. Sono un professionista e il mio lavoro è fare gli interessi della società per cui gioco.

Dica la verità, ha scelto il Lecce per i colori sociali?

Quando ho saputo dell’interessamento del Lecce non ci ho pensato su due volte ad accettare il trasferimento;

era dai tempi di mister Gregucci (che allenò il club all’inizio del 2005/’06, ndc) che si parlava di un mio possibile passaggio in Puglia e ora, finalmente, sono riuscito a vestire la maglia giallorossa.