Cresce il rosso di ItalPetroli

28/10/2010 14:34

Una fotografia dei contrasti tra la famiglia Sensi e il grande creditore è descritta nel bilancio dell'ItalPetroli al 31 dicembre 2009. Oltre alla squadra di calcio il gruppo comprende i depositi costieri petroliferi di Civitavecchia e Vibo Valentia, immobili, alberghi e una piccola azienda alimentare. Un bilancio disastrato, che dichiara una perdita consolidata di competenza di 35, 56 milioni su un valore della produzione di 183, 35.

I debiti verso le banche a fine 2009 ammontavano a 407, 1 milioni, di cui 300 verso UniCredit. Ma con i debiti commerciali i debiti lordi complessivi balzano a 520 milioni, mentre il patrimonio netto consolidato di gruppo è negativo per 231, 93 milioni. Una tempesta perfetta per Rosella Sensi e le sue due sorelle.

La società di revisione Bdo, subentrata nel 2009 alla PwC, revocata per decisione della famiglia Sensi, si era rifiutata di certificare il bilancio nel giudizio emesso il 12 giugno, firmato da Felice Duca. Un giudizio poi rivisto dallo stesso revisore, con una revisione del 3 agosto, che conferma il persistere delle "ulteriori incertezze evidenziate", ma certifica con eccezioni il bilancio, sottolineando che l'accordo tra la famiglia e UniCredit del 26 luglio 2010 "è ritenuto da noi essenziale per ritenere ragionevole il presupposto della continuità aziendale". Dal verbale dell'assemblea, svoltasi il 3 agosto, si nota che era assente il socio di UniCredit (ha il 49% di Italpetroli), che ha già impugnato il bilancio 2008. Quindi la banca, nonostante l’accordo del 26 luglio con la famiglia Sensi, ha preferito non votare il bilancio.



Secondi il bilancio Italpetroli: “il valore di carico dell’As Roma nel bilancio consolidato ammonta a negativi 4 milioni di euro a fronte di un valore effettivo notevolmente superiore”. La partecipazione del 67% nell’As Roma fa capo alla subholding Roma 2000 Srl: nel bilancio si aggiunge che il valore d’iscrizione della partecipazione è pari a 95 milioni di euro ed “è stato confrontato con quello risultante da una perizia di stima del capitale economico, effettuata da un terzo indipendente nel mese di dicembre 2009 (…) che ha confermato come il suddetto ammontare sia inferiore al valore, nel frattempo accresciuto per le dinamiche societarie e finanziarie intervenute (…) attribuibile alla quota posseduta di As Roma Spa”. Però l’11 giugno 2010 UniCredit ha inviato al collegio sindacale una comunicazione con la quale contesta il criterio di valutazione della partecipazione As Roma adottato dal perito della società (prof. Riccardo Tiscini).



Intanto nel cda della Roma è entrato il vicedirettore generale di UniCredit Corporate banking , Roberto Venturini, nato 60 anni fa a Resiutta (Udine). Secondo i patti con la banca, Venturini assumerà la supervisione finanziaria della Roma.