09/10/2010 11:58
Anche stavolta, come nelle ultime gare di qualificazione, Casiraghi ha praticamente indovinato tutto, dando fiducia ai quasi esordienti Fabbrini e Destro e preferendo Okaka che non gioca nella Roma a un Macheda che gioca nel Manchester United. Scelte premiate, squadra con tasso tecnico più alto grazie anche ai rientri di De Silvestri (peraltro un po in ombra), Santon e Poli. La Bielorussia ci ha messo in difficoltà solo in qualche occasione, grazie soprattutto alle giocate del cagliaritano Sivakov e alle insidie portate da Skavysh sulla fascia destra.
Scelte di Casiraghi premiate soprattutto dallazione che ha portato gli azzurri al gol del vantaggio, con Okaka che difende benissimo un pallone sulla trequarti, offre a Fabbrini che dribbla a rientrare e imbuca per il taglio di Destro, che fa gol di sinistro toccando di prima in diagonale. Azione bellissima che ha messo ancora una volta in luce il talento di questo giovane astro nascente, Fabbrini, un ragazzo strutturato (e che si muove) come un giocatore Anni Settanta, ma terribilmente efficace in dribbling con la sua finta di anca e bravo nellinserimento e dellassist. Ricorda in qualche modo il primo Vialli e sicuramente farà parlare ancora di sè. Così come Destro: prima partita da titolare e primo gol in azzurro e la conferma che cè un altro bomber in crescita. Gioca nel Genoa ma è dellInter. Così come Fabbrini gioca nellEmpoli ma è dellUdinese.
Nella ripresa, quando i bielorussi hanno tentato il tutto per tutto spostando il baricentro in avanti e cerando qualche grattacapo alla nostra retroguardia, Casiraghi ha tolto Destro, una punta, inserendo Marrone in un centrocampo che iniziava a soffrire anche per la poca tenuta di Poli, a corto di partite. Mossa vincente perché così riequilibrata, la squadra ha subito ritrovato compattezza riuscendo a non dare più campo ai ragazzi dellEst e portando anzi alcuni pericolosi blitz verso laera avversaria.
In uno di questi Schelotto, infaticabile, ha dribblato a rientrare mettendo un cross teso da destra sul quale si sono avventati quasi in contemporanea Fabbrini e Okaka. Il colpo vincente è stato del romanista al quale Rieti porta evidentemente fortuna: secondo gol in questo stadio in due presenze dopo quello, sempre del 2- 0, realizzato contro lUngheria nel marzo scorso. Indovinato anche il cambio di un esausto Poli con un pimpante Mustacchio, schierato fuori ruolo ma in grado di dare una mano a tutti i reparti in un finale in cui era necessario non rischiare nulla.
Proprio nei minuti di recupero un fallo inutile di De Silvestri al limite della nostra area ha concesso uan chance importante alla Bielorussia. Il destro di Drahun è sibilato di pochi centimetri alla sinistra del palo di Mannone. Sarebbe stata una beffa.