20/10/2010 11:39
La sconfitta acuisce e sostanzialmente riapre la crisi: tutti condannati a cominciare dalla difesa, una vera e propria banda del buco ieri sera. Unico salvo Totti, che ha cercato di fare il possibile per evitare il tracollo. Senza però riuscirvi. Ranieri è sconsolato, alla fine: «Mi chiedo anche io perché, lo chiedo alla squadra ma loro non sanno darmi la risposta. Se c´è qualcuno che mi rema contro, non me lo viene a dire. Io non sono uno che molla, non mi dimetto». Ma l´aria intorno alla panchina ora si fa pesantissima.
La classica presunzione romana aveva fatto pensare di aver risolto i problemi con la vittoriuccia contro il Genoa, col solito finale sofferto. La fiducia, illusoria, arrivava anche dal fatto di incontrare il Basilea (una vittoria ciascuno nella Coppa dello scorso anno), contro cui far pesare, si fa per dire, il diverso rango. Ma non era una differenza reale: entrambe ko col Bayern, il Basilea aveva fatto il bis, perdendo anche col Cluj, che la Roma invece aveva battuto col solito quarto d´ora finale di paura. La Roma è così ricaduta nei propri incubi. E del resto che la sua stagione sia contorta e amara è testimoniato anche dalla secca perdita di pubblico: unico settore pieno la Curva Sud, la Nord chiusa del tutto.
La Roma è rimasta imbambolata di fronte alle maglie giallo fosforescenti. Date le assenze di De Rossi, Vucinic e Menez, Ranieri aveva rinunciato a forzare la mano. Stesso 4-4-2 col Genoa dunque, con tanto di tandem Totti-Borriello e con l´unica variazione di Mexes al posto di Juan a riposo. Ed è proprio qui il nodo del problema, capire se non si doveva rinunciare a un titolare così importante, oppure se serviva un turn over ancora maggiore per rinsaldare una difesa spompata e svagata. Il Basilea ha così colpito duro prima col suo uomo bandiera, il nazionale trentunenne Alexander Frei, e poi dopo il momentaneo 1-1 di Borriello col giovane ghanese Inkoom. In entrambi i casi gli assist del kosovaro naturalizzato Shaqiri, che prima ha sovrastato Mexes e poi fornito il lancio per il raddoppio.
Le linee della difesa della Roma (Cassetti, Mexes, Burdisso e Riise) e del centrocampo (Taddei, Brighi, Pizarro, Perrotta) si sono spezzate ripetutamente. Anche il gioco di costruzione è apparso lento e poco concreto, nel primo tempo Totti e Borriello hanno approfittato in qualche occasione della difesa alta degli svizzeri: l´1-1 (lancio al volo di 20 metri di Totti e sinistro di precisione di Borriello) è maturato così, infatti. Nella ripresa la Roma ha solo provato ad alzare il ritmo, ma l´ispirazione di Totti, tra i migliori e in crescita rispetto alle ultime settimane (un sinistro a fil di palo e una bomba su punizione deviata dal portiere Costanzo), non è sufficiente a tenere in piedi tutta la baracca. Il gol di Cabral in slalom sotto la Sud ha avuto il sapore dell´umiliazione.