E’ tornato Rodrigo è lui l’equilibratore

18/10/2010 09:17

Mondiale), e cioè Rodrigo Taddei. L’equilibratore, l’uomo grazie al quale Ranieri è riuscito contro il

a far quadrare il cerchio in una squadra che dal ritiro di Riscone fino ad oggi non è stata mai la stessa, ma soprattutto ha faticato a trovare una precisa identità. L’altra sera all’Olimpico si sono visti dei passi in avanti, e gran parte del merito è del numero 11. Prima di sabato, e dopo un bel precampionato, Rodrigo aveva giocato solo 62 minuti in gare ufficiali: 36 contro l’Inter nella Supercoppa italiana del 21 agosto e 26 nella prima di

campionato contro il Cesena all’Olimpico. Poi più niente. Un velo di mistero intorno alle sue condizioni: prima si è parlato di un problema al polpaccio, poi di una fastidiosa fascite plantare che gli impediva di allenarsi. Fatto sta che il brasiliano è mancato completamente nella prima parte della stagione, e Ranieri ogni volta che ha potuto ha sottolineato la sua assenza.

 

Contro il in molti ne hanno capito il motivo. Non è un caso che anche Spalletti lo considerasse tra gli intoccabili: nella sua prima stagione con il tecnico di Certaldo il brasiliano ha fatto percorso netto, non saltando nemmeno una partita e anche negli anni successivi, infortuni a parte, non ha mai rinunciato a Rodrigo. E Ranieri non è da meno. Il motivo va al di là del valore tecnico del calciatore e va ricercato soprattutto

nelle sue caratteristiche tattiche e nella sua dedizione. Taddei è uno di quei calciatori che quando scende in campo dà sempre più del massimo, difficile vederlo uscire dal terreno di gioco senza la maglia sudata. Anche in allenamento è uno di quelli che non va mai via prima del tempo, anzi, rimane sempre più degli altri. E queste sono cose che agli allenatori piacciono, e pure tanto. Dal punto di vista tattico è un vero e proprio jolly perché può partire esterno, e consentire quindi a Ranieri di schierare la Roma con l’amato 4-4-2, ma può

giocare indifferentemente anche interno di centrocampo
: contro il lo ha fatto in alcune fasi, soprattutto nel secondo tempo quando Perrotta si accentrava dalla sinistra alle spalle della coppia d’attacco. Senza contare che in passato ha giocato (con Spalletti) addirittura centravanti e (con Ranieri) pure . Insomma, con Taddei in campo Ranieri è sicuro che ogni situazione tattica, anche la più complicata,

può avere una soluzione. Anche per questo la scorsa estate gli è stato prolungato il contratto, che sarebbe scaduto il 30 giugno, per altri quattro anni fino al 2014: in pratica Rodrigo, che alla nuova scadenza del contratto avrà 34 anni, chiuderà la sua carriera nella Roma.

Prima di quel giorno, però, dovrà dare ancora tanto alla maglia giallorossa. Come ha fatto in questi anni e come ha ricominciato a fare, è questa la notizia più bella, da sabato sera.