Julio Sergio, un mese dopo

24/10/2010 11:50

della porta tra atroci dolori. Le sue lacrime a fine gara fecero il giro dell’Italia, la paura per una caviglia che sembrava essere “saltata” lo fecero piangere a dirotto, ma il timore che tutto il mondo che si era costruito faticosamente intorno mattone dopo mattone gli potesse di nuovo cascare addosso si è rivelata infondata.
Oggi a Parma Julio Sergio farà il suo ritorno tra i pali della porta giallorossa, una porta che il suo fido secondo gli ha tenuto in caldo tra critiche feroci e qualche incertezza ma anche con la fiducia di Ranieri che in questo mese gli ha più volte ribadito la sua fiducia: «Le gerarchie tra i pali sono sempre le stesse – ha detto a più riprese il tecnico – il titolare è Julio Sergio, il suo vice è e poi c’è Doni». Roba che se uno fosse partito dall’Italia un anno fa e fosse tornato solo oggi non ci crederebbe. E invece l’ex miglior terzo
del mondo, che la scorsa estate ha rinnovato il suo contratto con la Roma per i prossimi quattro anni, si è preso con forza la porta della Roma. E non ha intenzione di lasciarla più.
 
Dopo il “grande spavento” di Brescia si è rimboccato le maniche e ha ricominciato a lavorare, come d’altronde ha sempre fatto da quando nel 2006 Antonio Carlos Zago lo segnalò alla Roma che lo prese prima in prova e poi gli fece firmare un contratto a delle cifre inferiori a quelle che prendono alcuni buoni giocatori di Prima Divisione. Una scommessa, quella del di Riberao Preto, che fin dal primo giorno ha puntato su se stesso. I fatti, forse con un po’ di ritardo rispetto a quello che si aspettava, gli hanno dato ragione alla grande. Per tutti la data del 30 agosto 2009 rimarrà quella dell’ultima panchina giallorossa di Luciano Spalletti, che si dimise dopo l’1-3 contro la , per Julio Sergio Bertagnoli sarà per sempre quella del suo esordio in campionato con la maglia della Roma. Da quel momento in poi la porta della Roma, tranne in rare eccezioni, ha trovato il suo padrone, che oggi al Tardini ritornerà al suo posto con la speranza di non doverla più abbandonare. In questa prima parte di stagione ha avuto qualche problema di troppo: dai problemi muscolari in ritiro a Riscone, che in più di qualcuno avevano fatto nascere il dubbio sulla sua affidabilità (e ancora oggi si parla di un interessamento della società giallorossa per Federico Marchetti, che ha rotto definitivamente e ha fatto causa al Cagliari), all’infortunio di Brescia. Non è stato sicuramente un inizio fortunato in quella che deve essere la stagione della sua definitiva consacrazione dopo gli straordinari risultati dello scorso anno. 
 
La decisione di Ranieri di portarlo a Parma è maturata in extremis, dopo l’ultimo decisivo test di ieri mattina: il brasiliano ha svolto tutto il lavoro con i compagni, ha provato i rilanci senza avvertire alcun dolore. Solo dopo tutte le rassicurazioni del caso il tecnico ha deciso di convocarlo e, presumibilmente, di farlo giocare. In realtà già alla vigilia della gara col Basilea di martedì scorso Ranieri aveva dato per recuperato il numero 27, dopo le risposte positive di ieri mattina ha deciso di inserirlo nella lista dei convocati e oggi a mezzogiorno e mezzo, salvo sorprese, sarà lui a difendere la porta romanista. Un mese e due giorni dopo il “grande spavento”.