27/10/2010 19:59
CORSPORT (R. MAIDA) -
Cifre, appelli, tensione e persino qualche momento di invo lontaria (?) comicità. Tutto questo è stato lassemblea degli azionisti del la Roma, un quadro composito e pit toresco di umanità con un denomi natore comune: limmenso amore per i colori giallorossi, al di là del portafoglio.
LAPPELLO - I lavori dellassemblea, che dopo tre ore ieri pomeriggio ha approvato quasi al lunanimità (99,7%) il discusso bilancio del la società al 30 giu gno, con perdite di esercizio di quasi 22 milioni di euro, sono stati preceduti da un discorso preparato da Rosella Sensi. Nel ricordare limminente anniversario dell'acquisto della Roma da parte di papà Franco (8 novembre 1993), la presidentessa ha letto un appello ri volto a Totti e De Rossi, non nomina ti ma chiaramente evocati in quanto«giocatori straordinari, capaci di rappresentare la Roma partendo dal vivaio e arrivando a laurearsi campioni del mondo. Da Trigo ria a Berlino (...). Per questo, rivolgendomi proprio a quei gioca tori che maggiormen te sentono il legame con la maglia (...) sento il bisogno di in vitarli al senso di responsabilità che abbiamo verso i nostri tifosi, vecchi e nuovi, dando un livello di competi tività altissimo alla Roma». Devono essere i due romani-romanisti, in somma, a tirare fuori la squadra dai guai perché«la stagione 2010/11 è appena iniziata e le recenti espe rienze degli ultimi due anni ci dico no che nulla è compromesso».
COMMIATO E PROTESTE - Nello stesso tempo, Rosella Sensi ha lasciato ca pireche quella di ieri è stata la sua ultima assemblea da presidentessa:«E' stato avviato un processo di ven dita che porterà ad una nuova pro prietà a cui augurerò e chiederò il meglio per questa società». Quando la dottoressa Sensi ha smesso di par lare, si è levato un grande applauso nella sala grandi eventi di Trigoria. Ma sono state molte e accorate le vo ci contrarie alla politica della socie tà. Si è arrivati alla querela minac ciata dalla presidentessa (particolar mente seccata la madre Maria) quando l'ingegner Fabio Palma, ca pelli lunghi grigi e bandana in testa, ha accusato la famiglia Sensi di aver sfruttato la Roma per il proprio tor naconto e di avere in questo modo ingannato i piccoli azionisti (ieri i presenti erano 39). Divertenti inve ce due interventi: quello dell'avvoca to Pizzicaria che chiedeva per la Ro ma del futuro un presidente uomo«a meno che lei non si travesta», a cui Rosella Sensi ha risposto«no, io so no proprio una donna», e quello del l'azionista Leoni che ha invitato la so cietà a rafforzare la campagna pro mozionale di una marca di biscotti, sponsor del club. Biscotti veri, non calcistici.«In effetti sono buoni»ha convenuto la presidentessa.
LO STADIO - Al signor Leoni ha repli cato anche Cristina Mazzoleni, mi nistro delle finanze della Roma, sul la questione dello stadio:«La socie tà è intenzionata a costruire uno sta dio di proprietà». E ci mancherebbe altro, dopo la presentazione del pro getto di parecchi mesi fa. Ma ora è tutto fermo:«Il problema non è la mancanza di fondi ma lassenza di una normativa di riferimento». Cioè la legge sugli stadi, che molte socie tà di calcio stanno aspettando. Non meno complessa la valutazione del landamento finanziario del club, in attesa del compratore:«E difficile al momento prevedere le perdite del prossimo bilancio». A conferma che non sono escluse, con questo mana gement, cessioni di giocatori importanti.