05/10/2010 17:58
CONFRONTO - Sabato pomeriggio, a poche ore dalla partenza per Napoli, la sala stampa di Trigoria incalzava il tecnico: Totti ha una corsia preferenziale nelle sue scelte? "Certo che ce l'ha - la risposta di Ranieri - prima viene Totti, poi tutto il resto". Dichiarazione d'amore che i novanta minuti di Napoli e il viaggio di ritorno dal San Paolo, hanno evidentemente sbiadito. All'arrivo a Roma, confronto di circa cinque minuti con la squadra. Non una sfuriata, ma un confronto con il gruppo, ridotto dalle assenze di chi era stato autorizzato a partire da Napoli (o a restarvi) per conto proprio per rispondere alle convocazioni in nazionale o per motivi personali. Da domani, giorno della ripresa degli allenamenti a Trigoria, si ripartirà senza gli otto elementi "selezionati" dai rispettivi ct (Borriello, De Rossi, Mexes, Vucinic, Lobont, Burdisso, Riise, Okaka), ma con una certezza in più: dalla gara con il Genoa, sabato 16 ottobre, addio privilegi. Tutti i giocatori sullo stesso livello, spazio a chi sta meglio. Già, ma chi sta meglio?
PREPARAZIONE - Da luglio a oggi, si è parlato spesso di preparazione atletica. I primi dubbi li aveva manifestati Perrotta già in ritiro: "Siamo curiosi di vedere i risultati di questo lavoro", aveva detto. Quella curiosità è diventata prima perplessità, poi qualcosa di più. Almeno per una parte dello spogliatoio, su tutti i veterani. Passati, in dodici mesi, dal lavoro di Spalletti su forza e resistenza, con test di Conconi (per determinare la soglia anaerobica degli atleti) e uso della telemetria (per valutare la frequenza cardiaca), a un lavoro sulle variazioni di ritmo, sul possesso palla, sulla tecnica individuale. Semplificando, dalla corsa al pallone. Con risultati sotto gli occhi di tutti: otto gol subiti nell'ultimo quarto d'ora di gioco. Un periodo in cui lo scorso anno, al contrario, aveva realizzato il venti per cento dei gol di tutta la stagione. "La preparazione non la sbaglia nessuno a inizio campionato - aveva sottolineato Ranieri qualche settimana fa - la può fare anche un verduraio". Un pensiero che ha fatto storcere il naso a tanti. Soprattutto ai giocatori, che si sentono lenti, pesanti sulle gambe. "Le sconfitte non ci fanno stare bene, ma il gruppo si risolleverà, sono sicuro". La certezza di Pizarro, intervenuto oggi a Roma Channel, è il primo segnale di speranza che arriva da Trigoria dopo il kappaò partenopeo. "Stiamo facendo male non ci nascondiamo - deve ammettere il cileno - ma sono tranquillo su un punto: questa squadra ha qualità. Questa sosta servirà a ritrovarci". Intanto, come nella scorsa stagione, servirà per un richiamo di lavoro atletico. A questo punto inevitabile.