Ranieri condannato a restare

05/10/2010 10:09

Il verdetto (l’esonero), in verità, sarebbe già pronto. Ma non può essere emesso. Vuoi per la confusa situazione societaria, vuoi per la mancanza di alternative sul mercato. Lippi infatti non è gradito dalla piazza (in questo caso compatta), Leonardo non accetterebbe un ruolo da traghettatore mentre Zenga e Spalletti sono impegnati all’estero. Il prossimo anno (con un nuovo proprietario) potrebbe arrivare . Ma per il momento, fanno sapere da Trigoria, non si cambia.

Qualche novità però potrebbe arrivare domani quando Ranieri si troverà faccia a faccia con squadra e dirigenza. Gli argomenti non mancheranno: dalle perplessità sui tanti moduli adottati al mancato rinnovo del contratto di Ranieri, passando per il caso- che sta dividendo anche la tifoseria. Nelle ultime due gare è apparsa palese infatti la difficoltà nelle gestione del capitano: da sostituito (con regolarità disarmante nei primi impegni stagionali), a insostituibile (novanta minuti contro Cluj e
). Una tutela eccessiva (e condizionata probabilmente, dalla polemica dopo Roma-Inter) che sta scontentando tanti. Dentro e fuori la squadra.


Domenica a sbottare è stato Borriello redarguito poi da Conti e Pradè che hanno preso da parte l’attaccante: «Dobbiamo evitare uscite come questa, in questo momento è pericoloso». Anche tra i dirigenti però c’è parecchia confusione: la Sensi è in prima fila per la valorizzazione del club in attesa di un acquirente, ma è poco vicina alla quotidianità di Trigoria. La figura del auspicata un anno fa (e coperta in incognito da Montali) invece non è mai stata ufficializzata e ha creato fratture e incomprensioni.

Un segnale della distanza tra Montali (l’unico a difendere ancora Ranieri) e il resto della dirigenza è arrivato anche ieri. In occasione della messa celebrata nel giorno dell’onomastico di Franco Sensi, infatti, era presente tutta la dirigenza tranne l’ex-juventino. Commoventi invece le parole di all’indirizzo del Presidente dell’ultimo scudetto: «È merito suo se ho potuto legare la mia carriera alla Roma. Ci sono persone che non vanno dimenticate. Ti penso spesso, grazie di cuore Presidente»