20/10/2010 11:10
Data a Ranieri l'attenuante delle molte assenze - ieri mancavano Vucinic, De Rossi, Menez, Julio Sergio e Adriano - restano molte, troppe domande su cosa stia succedendo alla Roma. Quesiti di tutti i tipi.
Societario: quando partirà davvero la procedura di vendita di un club ormai allo sbando? Tattico: la Roma non ha uno schema preciso per stessa ammissione di Ranieri e, ammesso ma non concesso che la duttilità possa essere un pregio, in questo momento non servirebbero certezze? Gestionale: perché ieri sera non ha giocato Juan, il miglior difensore, in una gara cruciale di Champions League? Motivazionale: non abbiamo certezze per poter dire che Vucinic e/o Menez si siano chiamati fuori, dopo essersi comunque allenati alla vigilia, ma quello che è certo è che l'ambiente che si respira attorno alla Roma non è più quello della stagione scorsa.
L'arrivo di Adriano sovrappeso, ma con un ingaggio che è il terzo della squadra dopo quelli di Totti e De Rossi, è stato accettato da tutti? Scendendo in dettagli che possono sembrare trascurabili c'è anche un uso dei cambi che lascia molto dubbiosi. Il calcio, ormai, si gioca in 14 ma la Roma, anche se la squadra subisce gol in continuazione nellultima mezzora, fa due sostituzioni a partita. Ranieri continua a negare che la squadra abbia un deficit di preparazione atletica e scarica sempre tutto su «problemi di testa». Però neppure le poche vittorie riescono a dare coraggio al gruppo: dopo i successi contro Inter e Cluj è arrivato il capitombolo di Napoli; dopo la vittoria contro il Genoa, ecco il tracollo in Champions. Non ci sono più certezze. Non ci sono più intoccabili. Come spesso accade in questa città, il derby del 7 novembre potrebbe avere esiti anche clamorosi. Quattro giorni prima, la Roma si giocherà l'Europa a Basilea.