16/10/2010 12:32
Ma stasera, in Roma-Genoa, si torna ai ferri del mestiere, agli scarpini e al profumo dellerba di un Olimpico rizollato dopo il concerto degli U2. Totti si rimette in marcia con i suoi misteri ma con chi ce lha veramente il capitano romanista? , con le sue paure ha sporto denuncia per il danno allauto , con le sue soddisfazioni vincere un premio in periodi di magra è sempre una bella cosa e con il suo digiuno. Non segna dal 9 maggio (Roma-Cagliari): 160 giorni. Uneternità, per uno che viaggia a medie di 20-25 reti a stagione, che ne ha firmati 245 in totale e ben 192 in serie A, che sogna di superare quota 200 e vuole sorpassare Baggio (205).
Lui e Borriello Narrano le cronache di Trigoria di un Totti in palla. Ieri, ad esempio, si è allenato bene, dialogando spesso con Borriello, il suo partner dattacco nella Roma che stasera, indossando i panni del 4-4-2, vorrebbe spezzare le reni al Genoa per risalire la classifica. Tra il dire e il fare cè però di mezzo un avversario che gioca bene occhio, il Genoa non vince allOlimpico dal 17 gennaio 1990, 1-0 firmato da Aguilera e un Ranieri costretto a rinunciare a De Rossi, Vucinic e Julio Sergio, con Pizarro in forse fino allultimo e Menez che ha superato i guai fisici. Il francese ha confessato ai tifosi «sto molto meglio», ma va in panchina.
Torna Taddei, ed è una delle poche buone notizie di una squadra che ha pagato a caro prezzo lintermezzo delle nazionali: perdere in un colpo solo, De Rossi e Vucinic, non è cosa da poco. Ma la Roma, seguita stasera da un popolo scettico prevendita fiacca non può piangersi addosso: se perde son guai. Ranieri però non rischia. Rosella Sensi lo licenzierà solo se la Roma dovesse affondare in una crisi gravissima.
Ranieri Nella comica di un silenzio stampa che funziona a singhiozzo ieri è saltata la canonica conferenza stampa della vigilia , Ranieri si è però confessato di fronte alle telecamere di Sky per la puntata «I signori del calcio» in onda stasera: «Il mio angolo di Roma è San Saba, dove sono nato, dove sono stato battezzato e cresimato, dove ho fatto la comunione, dove ho gli amici e dove cè loratorio. Quel colle piccolo di Roma di fronte allAventino lo sento sempre come casa mia. Il mio momento? Molti dicono: Ranieri è nervoso. Non è così. Io sono stressato quando non lavoro. Io alleno la Roma per passione, le tensioni non mi sconvolgono. La vittoria più bella? Deve arrivare. La Roma per me è tutto: è amore, trasporto, aggregazione. Ci sono le canzoni di Antonello Venditti che la descrivono benissimo. Grazie Roma, ad esempio». E grazie Roma si canterà stasera se arriveranno i tre punti e magari Totti tornerà al gol. Altrimenti, la colonna sonora sarà una fischiata colossale.