Totti, e sono quattro

25/10/2010 11:34



A Cagliari, ricorderete, venne sostituito dopo una ventina abbondante di minuti dopo il rosso a Nicolas Burdisso per far spazio a Guillermo Burdisso: un cambio non obbligato, comunque. Ieri la decisione tattica (l’ha confermato Francesco) dell’allenatore è stata - come sempre - accettata da , che però non l’ha condivisa. Più che arrabbiato, il capitano ha confidato di esser deluso per la scelta di Ranieri, capace al “Tardini” di far ruotare cinque attaccanti e di proporre via via tre moduli nel corso della partita, salvo ritrovarsi alla fine con una linea d’attacco improponibile o quasi e zero tiri verso Mirante. E, così, è andato a vuoto anche il tentativo parmense di interrompere il digiuno di gol che si porta dietro dal 9 maggio, gara dell’Olimpico contro il Cagliari.



Il capitano non ha ancora segnato una rete ufficiale (non era mai accaduto in carriera che a questo punto della stagione fosse ancora a secco) e il dato fa sempre più notizia, essendo ormai 169 i giorni di tabù: sabato prossimo altre tentativo (Ranieri permettendo...) contro il Lecce, per non avvicinarsi al record assoluto di no gol (esclusi i periodi a cavallo di infortuni), datato 2002 quando non andò a segno per 182 giorni, dal 24 marzo al 22 settembre.



Se nel chiuso dello spogliatoio ha accettato senza evidenti sussulti la decisione di Ranieri, altrettanto non si può dire di Vucinic, tolto dal campo dopo una manciata di minuti della ripresa. Il montenegrino è apparso molto contrariato per la chiamata di Ranieri, e non ha fatto molto per non mostrare il proprio malumore. E ci si chiede come mai il cambio, se proprio Vucinic doveva essere sostituito, è avvenuto proprio in quel momento e magari non durante l’intervallo, come accaduto con : la risposta potrebbe trovare concretezza affiancando alla mossa ranieriana l’etichetta di punizione. Questo perché, pochi secondi prima di esser richiamato in panchina, Vucinic aveva giocato male un paio di palloni in fase di ripartenza: la cosa ha fatto arrabbiare parecchio Ranieri che, dopo un eloquente gesto di stizza, ha chiamato al volo Julio Baptista che si stava scaldando un po’ più in là e gli ha ordinato di entrare al posto di Mirko