10/10/2010 10:54
Paura Ecco, il movente. Accertato che il fatto è realmente accaduto, dopo le prime indiscrezioni circolate ieri pomeriggio, ora si indaga per capire che cosa ci sia dietro latto vandalico. Bisogna accertare se si tratti di semplice teppismo o se sia un atto diretto nei confronti del giocatore. Il blocchetto di tufo non ha solo distrutto il parabrezza dellauto, parcheggiata allesterno del lussuoso appartamento nel quartiere Torrino, ma ha reso ancora più difficile il momento «no» del capitano della Roma, mai in discussione come in questo periodo, sullonda lunga dei risultati negativi della squadra e del suo digiuno di gol: non segna dal 9 maggio 2010. Non è la prima volta, peraltro, che Totti deve fare i conti con episodi di vandalismo: nella primavera 2001, nei giorni in cui la Roma di Capello stava per vincere lo scudetto, fu lanciato un razzo nel giardino di casa. Allepoca, Totti abitava con la famiglia nel quartiere Axa e il gesto fu qualificato come una ragazzata.
Il concerto La sassata allauto ha reso amara una serata che invece era stata bellissima, per Totti. Si era goduto il concerto degli U2, stregato da Bono e The Edge, insieme ad altri 75 mila romani, che venerdì hanno fatto follie per la band irlandese, sbarcata allOlimpico per lultima tappa del tour europeo 2010. Francesco Totti aveva trascorso una serata memorabile, una di quelle notti che ti porti dietro nella vita e che un calciatore può concedersi solo quando gli capita un fine settimana libero, ma lo squillo del telefono ha oscurato tutto e chiuso nel peggiore dei modi una delle settimane peggiori della carriera di Totti. La sconfitta di Napoli, le sue dichiarazioni attraverso la rubrica sul Corriere dello Sport in cui ha confessato l amarezza e il desiderio di non essere un peso per la Roma, il silenzio stampa della società scattato proprio in risposta alle sue frasi, i processi mediatici, le critiche sempre più scoperte da una parte della tifoseria dove si parla apertamente di un Totti avviato verso un declino inesorabile. Venerdì, prima del concerto degli U2, le dichiarazioni di Cesare Prandelli sulla possibilità di richiamare in Nazionale Totti almeno una volta, per schierarlo in coppia con Cassano, lo avevano lusingato. Aveva accolto con il sorriso la notizia della multa di 10 mila euro affibbiata dalla Disciplinare per il deferimento del 23 luglio. Al concerto si era divertito. Aveva apprezzato lo splendido spettacolo della migliore band rock del mondo. Poi, lo squillo del telefono. Un macigno.