25/10/2010 10:24
CORSPORT (P. TORRI) -
Proviamo a fare un pezzo in positivo sulla Roma. Confessiamo che limpresa ci sembra difficile se non quasi impossibile, perchè contro questo Parma ultimo in classifica, forse il peggiore che ci sia capitato di vedere negli ultimi ventanni, è difficile provare a vedere il bicchiere mezzo pieno come ieri, nel dopo partita, si è affannato a ripetere un pur lodevole Daniele Pradè, lodevole al punto che a forza di bicchieri mezzi pieni il rischio che il test etilico fosse fuori norma, cera tutto.
CLASSIFICA - Sè mossa la classifica.Partiamo da qui in questo assai difficoltoso viaggio nellottimismo. Del resto è una delle frasi più abusate nel calcio, punto fermo di qualsiasi giocatore e allenatore al termine di una di quelle partite in cui perdere sarebbe stato ca tastrofico. La Roma qui a Parma non ha perso, un punto in più in una classifica che è ancora a una cifra dopo otto partite di campionato, un pas settino verso la luce in fondo al tunnel, luce che peraltro ancora non si vede anche se tutti garantiscono ci sia. Perdere, oltretutto, avrebbe signi ficato ancora più sprofondare i giallorossi in clas sifica, veder crescere lansia da prestazione, toc care con mano che, questanno, tutto sarà meno che semplice rimettere sulla giusta rotta una Roma che, pure, appena cinque mesi, è arrivata a quarantacinque minuti dallo scudetto. In più, per dere avrebbe significato tornare a casa e rinchiu dersi nel bunker di Trigoria, lontano da tutti e tutto, in compagnia di fantasmi perlomeno ingombranti.
TRASFERTA - E stato il primo punto conquistato in trasferta. Eccolo qui un bel dato positivo, visto che fino a ieri, nelle precedenti cinque partite giocate lontano dallOlimpico, i giallorossi tutte le volte erano tornati a casa con le facce degli sconfitti. A Milano in Supercoppa contro lInter, a Cagliari, Brescia e Na poli in campionato, a Monaco di Baviera contro il Bayern, cinque sconfitte peraltro tutte meritate a eccezione dello scempio che si è vi sto nella notte di Brescia. Un primo punto lontano da casa almeno ha invertito la rotta, sperando che sia di buon auspicio per le prossime due gare in trasferta, prima a Basilea dove la Roma si giocherà una buona parte delle sue chance di continuare a sentire il profumo del la Champions, poi il derby con la Lazio padrona di casa.
SENZA GOL - E stata, poi, la terza partita, su dodi ci gare ufficiali, in cui la Roma non ha subito re ti al passivo. In precedenza era successo soltanto nella prima giornata di campionato, in casa, contro il Cesena, e poi al quinto turno, contro lInter campione di tutto che, a pensarci bene, sono sta ti gli unici novanta minuti in cui si è quasi rivista la Roma della passata stagione. Per il resto, basta andare a guardare i numeri, è sta ta una Roma che ha sempre fatto felici gli avversari, in trasferta, ad dirittura, è stata una garanzia per i padroni di casa, tre fischi a Mila no contro lInter, una cinquina a Cagliari, due a Brescia, Monaco di Baviera e Napoli, quattoridici reti subite in quattrocentocinquanta minuti, una media di quasi tre pappine ogni novanta. Almeno qui a Parma, la media si è un po abbassata.
SINGOLI - Poi, anzi infine, Pizarro e Mexes. Ecco le altre due note positive di questa Roma che sten tiamo sempre più a riconoscere, Il biondo è stato il migliore in campo, non solo in difesa, ma pure in attacco, non a caso è quello che più di qualun que altro è andato vicino al gol. Il cileno, pur continuando ad allenarsi a corrente alternata, è sta to per lunghi tratti il padrone del centrocampo. Peccato che intorno si stentasse a riconoscere la Roma. Però il bicchiere è mezzo pieno. Ma... chi si è rubato il bicchiere?