Certe notti

24/11/2010 10:26

E il Bayern segnava, invece, due volte, entrambe con Gomez, entrambe con una qualcge complicità romanista. Chissà mai cosa avrà rimuginato in panchina , che lì era stato lasciato per tutto il tempo, mentre i suoi correligionari (la Roma è una fede) vedevano il Bayern sì ma la palla poche volte.

E poi, tramortito, l’Olimpico ha assistito e accompagnato una rinascita che allatta l’epica dello sport: perché alla fine della partita, e dopo che è entrato , la Roma era in vantaggio per 3 a 2 sul Bayern, la qualificazione al prossimo turno di campioni in casa del Cluj in Romania, dove la matematica assicura che basta un piccolo passo, un punto. Ma quelli di ieri sera sono stati passi da gigante quando la Roma, al cambiare del campo, s’è trovata di fronte la sua e forse c’è stato un fluido speciale, un passaggio d’energie e di desiderio come un incontro d’amore, anche se fosse solo un sogno.

Perché di lì a poco ecco Menez saltare l’avversario come solo lui sa fare in Italia e oltre le Alpi fin dove si gioca a pallonem ed eccolo crossare verso il centro dell’area dov’è Borriello che aggancia, ma ostacolato cade. E succede l’incredibile: perché cadendo Borriello scaglia il pallone verso la porta e verso il gol. Il gol del grande bomber.

Due a uno contro. A pareggiare, quando anche sarà della partita, penserà il Capitan Futuro (e capitano nell’occasione) che infilerà, accorrendo all’azione, la porta tedesca su indicazione di Riise.

Ora l’Olimpico è vibrante: aspetta , quando la partita sta per finire. Ed eccolo Francesco: il suo suggerimento è una stella filante per Borriello che il
tedesco falcia in area. Fischia il rigore. Vai,
: è il tuo momento. E lì, di fronte alla Sud, nella porta che tutti i romanisti guradano, guarda anche dopo aver messo il pallone sul dischetto: E’ gol. E’ la vittoria. E’ l’Europa quasi ripescata. E’ il sogno che continua.
E’ una notte come certe notti, le notti della Roma.