30/11/2010 10:34
di Dieme, il tecnico Alberto De Rossi ha parlato del buon momento della sua squadra alle telecamere di Sportitalia, presentando lottava Primavera della sua gestione: «Sicuramente quello degli Allievi Nazionali è un campionato importante, dove i giocatori si confrontano con squadre di livello, però poi quando arrivano al torneo Primavera si trovano ad affrontare un altro tipo di difficoltà, come quelle derivanti dal fatto di giocare sotto età contro avversari che magari hanno già avuto esperienze importanti, qualcuno anche in campionati professionistici».
La Roma di questanno è formata dal nucleo dei 91 e 92 rimasti dalla scorsa stagione, con linnesto in blocco dei 93 campioni dItalia. Finora i risultati stanno arridendo ai giallorossi, che attraversano un ottimo periodo di forma: in campionato sono reduci da quattro successi consecutivi contro Napoli, Catania, Bari e Frosinone, per un bottino complessivo di undici reti segnate. «Ma io lo dissi subito sorride il tecnico -, non appena ho cominciato a lavorare con questi ragazzi. Abbiamo il gruppo storico formato da Florenzi, il nostro capitano, Viviani, Mladen, Frascatore e Antei, che sono gli elementi trainanti e hanno già avuto precedenti esperienze nello scorso campionato e poi ci sono i 93, che sono un ottimo gruppo, tutti molto validi dal punto di vista tecnico».
Allombra della prima squadra, cè unaltra Roma che cresce: quella dei ragazzi che magari potremmo ritrovare fra qualche anno in serie A proprio con la maglia giallorossa. Lultimo esordiente è stato Stefano Pettinari, oggi in prestito al Siena, ma il prossimo? «Queste sono cose che deve decidere mister Ranieri - dice De Rossi -. Lui e il suo staff vengono sempre a vedere tutte le nostre partite, seguono da vicino i ragazzi e li conoscono». Quando gli chiedono di sbilanciarsi, magari facendo qualche nome, De Rossi coglie loccasione per elogiare tutti i suoi ragazzi: «Posso dire che abbiamo un gruppo di grandi prospettive. Sono tutti ragazzi molto bravi e sono tanti. Ho detto dei più esperti, ma ci sono anche i 93: Ciciretti, Caprari, Falasca...abbiamo anche un 94 molto interessante che è Verre. Insomma, tante individualità. Questo naturalmente per noi è motivo di grande soddisfazione, perché significa che abbiamo lavorato tutti molto bene, dagli osservatori a noi allenatori, per costruire questo gruppo».