24/11/2010 10:46
Per il cocktail della formazione Ranieri segue ormai rigidi principi, un severo turn over che dovrebbe garantire parità di preparazione e di trattamento riducendo così i musi lunghi. Non si capisce se per caso o per un calcolo cominciato evidentemente qualche settimana fa, Totti - che all´andata contro il Bayern non ebbe a gradire né la formazione né soprattutto la sua sostituzione - è finito in panchina e l´attacco è risultato alla fine matematico: il francese Menez alle spalle di Borriello e Vucinic. Per la precisione lo stesso identico attacco che liquidò con un 2-0 di Borriello e Vucinic la Lazio nel derby. Ufficialmente trattasi di turn over, in realtà l´estrazione è controllata. Soprattutto se si considera che la Roma continua a confermare Greco a centrocampo, rinunciando a Pizarro e aderendo anch´essa al cartello filosofico dei "tre mediani", nella specie Brighi, De Rossi e Greco.
Una Roma buona per battere la Fiorentina o l´Udinese sembrava non aver abbastanza carattere per battere un Bayern che pure in Germania attraversa un grave momento di mediocrità e che doveva essere rilassato essendo arrivato a Roma a punteggio pieno nel suo girone, e invece non lo era affatto: giocando in scioltezza e senza molti titolari (Robben, Van Bommel, Olic, Klose, Badstuber, Schweinsteiger) ha approfittato nel primo tempo di una Roma troppo molle. Cinque minuti d´inferno, quelli compresi tra i due gol di Gomez: il primo (33´) è arrivato battendo in scivolata Cassetti, il secondo (38´) approfittando di brutti errori di Menez e De Rossi.
Irriconoscibile la Roma e soprattutto Menez, tanto da far rimpiangere la patente di fenomeno che gli era stata attribuita. Salvo però svegliarsi quando la partita è stata ribaltata dalla disperazione. Con una discesa rabbiosa il francese ha fornito il cross per il 2-1 di Borriello. E´ stato un punto fondamentale: in quel momento una partita persa si è trasformata in vinta, anche Ranieri ci ha messo il suo rischiando, mettendo dentro Totti e osando addirittura con 4 punte (4-2-1-3, Totti, dietro Menez, Borriello e Vucinic). In quel momento la piccola Roma si è sentita grandissima e ha mandato al tappeto il Bayern in 4´ da ricordare (36´-40´): il gol di De Rossi su cross di Riise da sinistra lanciato da Vucinic, e il rigore segnato da Totti per l´uscita disperata del portiere Kraft su Borriello lanciato a sua volta dal numero 10. La Roma è risalita incredibilmente dal suo incubo, lo stadio esploso, Ranieri commosso è uscito subito dal campo lasciando che i suoi ragazzi si godessero l´uragano di felicità.