08/11/2010 09:10
«Un bellissimo derby, giocato benissimo dalla Roma» il giudizio, lapidario, con il quale Claudio Ranieri aveva chiuso il proprio intervento. «Sono molto felice» aveva detto in apertura di collegamento «Abbiamo fatto una grande partita. I ragazzi sono stati splendidi, come lo erano stati a Basilea. Lì abbiamo ottenuto la prima vittoria in trasferta in Champions League. Oggi, a distanza di tre giorni, abbiamo sfatato un altro tabù, mettendo a segno la prima in campionato. Abbiamo giocato bene, con intelligenza e senso tattico. Sono veramente felice». Una Roma, gli fanno notare, già diversa da quella di Basilea. Che gioca facendo meno calcoli sulla squadra avversaria, ma, al contrario, accetta la sfida sul piano del gioco, come se avesse tolto il freno a mano. Segno di una condizione ritrovata? «Non è che è migliorata la condizione risponde Ranieri. I ragazzi, già a partire dalla gara di Brescia, avevano dimostrato di saper reagire bene. E semplicemente tornata ad essere una Roma che gioca con volontà e determinazione. importante è continuare così. Perché già tra tre giorni ci aspetta unaltra sfida importante (contro la Fiorentina, ndr)». Lassenza di Totti si è fatta sentire? «Totti ci manca sempre. Perché quando cè si fa sempre sentire. Dedichiamo la vittoria a lui e a tutti quei ragazzi che non hanno potuto essere in campo oggi». Dopo Basilea, si è avuta la conferma che Greco è un ragazzo di valore e che, soprattutto, dimostra di avere testa. «Io, purtroppo, ho diversi centrocampisti bravi, da Pizarro a Simplicio e a Brighi. Quello che non si riesce a capire, semmai, è come un ragazzo come lui non abbia trovato posto neanche in serie B. Si allena con una dedizione stupenda. Ed è giustamente premiato per tutto il lavoro che sta facendo. Il cambio di Menez? Tante volte bisogna fare di necessità virtù. Non avevo alternative in quel ruolo. E nel momento in cui mi ha chiesto la sostituzione, mi è sembrato giusto rimettere Greco». Dallo studio gli fanno notare un dato. Che è quello che vede la Roma con 4 punti in più rispetto allanno scorso. Allora era a 14 punti dallInter. Oggi è lì, ad un passo dalle prime. Qual è, gli chiedono, il ruolo che torna ad avere? «Quello dellinizio, ovvero migliorare il campionato dellanno scorso. Questanno siamo partiti ad handicap, e solo ora stiamo rimettendo in carreggiata la squadra. Sono contento chiude il tecnico, non senza una piccola punta polemica - anche per tutti quei romanisti che ci sono stati vicini in queste settimane». Touché.