21/11/2010 11:38
Fuori ancora Pizarro, centrocampo annichilito dall'opposto reparto friulano, a disagio Simplicio sulla fascia destra, Totti assiduo nei ritorni prima di calare comprensibilmente alla distanza. Tutto bene, si diceva, però è difficile apprezzare i giochetti di Ranieri con le coronarie dei tifosi, regalare quasi mezz'ora all'impresentabile Adriano è operazione ad alto rischio.
Giustificabile il risparmio di energie in vista del Bayern, ma a tutto c'è un limite. Oggi si riparte dal «brunch-match» tra Genoa e Juventus, ma è il pomeriggio a richiamare visibilità con le trasferte che attendono l'Inter, a Verona, e soprattutto la Lazio a Parma, romani votati all'inseguimento della vetta presidiata dal Milan, protagonista del posticipo serale con la Fiorentina, felicemente onorato il proposito di mettere comunque in salvo il primato solitario, a prescindere dai risultati odierni. Qualche disagio del centrocampo operaio, buona partita dei viola, ma Allegri sa di poter contare su un fuoriclasse senza rivali. La magia di Ibra, in acrobazia, è decisiva per salire a più quattro, ora la replica agli inseguitori. Della pattuglia di vertice, oltre alla capolista, soltanto il Napoli agevolato dal fattore campo, al San Paolo scende il Bologna frastornato e avvilito dalle disavventure societarie, penalizzazione quasi scontata e pericolo di addio al grande calcio, Mazzarri può sognare.