24/11/2010 16:54
VITTORIA DA 18 MILIONI - Probabilmente non era il primo pensiero di Totti, mentre sistemava sul dischetto il pallone del 3-2. Ma la vittoria contro il Bayern, spalancando più di uno spiraglio verso la qualificazione agli ottavi di Champions League, offre un ottimo assist anche ai conti del club. Perché il passaggio del turno, fornirebbe alla società di Trigoria un'iniezione "liquida" da quasi 18 milioni: ai 3,9 milioni garantiti dalla partecipazione alla fase a gironi, si dovranno aggiungere i 3 per il passaggio del turno e i "premi" per 5,7. Un successo sul Cluj porterebbe la somma a 13,4 milioni. A cui sommare una percentuale
dei diritti tv e l'intero incasso delle partite interne: quasi 3 milioni fino a oggi, ma il passaggio del turno garantirebbe almeno un'altra gara da giocare, che porterebbe il totale tra i 17 e i 18 milioni. Euro più euro meno, la cifra per spesa (da spendere) per acquistare Burdisso e Borriello, cifra per cui Unicredit si "esposta" in sede di campagna acquisti, come ha ricordato il chief operating della banca Paolo Fiorentino in occasione dell'andata tra Bayern e Roma. Due anni fa, la Champions portò alla Roma 16,4 milioni: questa stagione potrebbe garantirne almeno uno in più. Impossibile sottovalutarne l'importanza (il 13 per cento del fatturato due anni fa) in una società con l'acqua alla gola per un bilancio chiuso lo scorso 30 giugno con un "rosso" da 21,8 milioni di euro e che la trimestrale al 30 settembre ha segnalato ancora fortemente orientato verso il negativo.
ROMA A DUE FACCE - Si può vincere una partita nell'intervallo? Probabilmente sì. Per conferme chiedere a Ranieri. La Roma orribile vista nel primo tempo è rimasta nella pancia dell'Olimpico dopo un quarto d'ora di faccia a faccia tra tecnico e squadra. Come sempre, però, il giorno dopo serve a tecnico e squadra per analizzare soprattutto gli aspetti negativi, il lato oscuro di una luna che adesso sorride ma troppo spesso, nel corso dell'anno ha spento la propria luce. Oggi a Trigoria, mentre all'esterno del centro tecnico un centinaio di tifosi celebrava il trionfo europeo, Ranieri ha voluto proiettare il video dei primi 45 minuti della partita contro il Bayern, per mostrare alla squadra quello che non è piaciuto. In parte, Ranieri lo ha già genuinamente ammesso: "Nel primo tempo ci siamo fatti allungare dai loro movimenti: andavamo in inferiorità numerica e loro sono stati molto bravi", la spiegazione a caldo del tecnico. Che oggi lo ha ribadito alla squadra. Lacune mostrate anche in passato, quando prima dell'inversione di rotta, la squadra era apparsa lunga, molle, poco incisiva e deconcentrata. Un piccolo campanello d'allarme, soprattutto per il futuro che, già da domenica, porterà a Palermo per uno scontro diretto da Champions.
QUATTRO PUNTE - Come nella storia di questa stagione giallorossa, però, anche ieri prima del tracollo è arrivata la svolta decisiva. Svolta nata grazie, anche, a una mossa inedita del tecnico, che ha lanciato, tutte insieme, le quattro stelle dell'attacco giallorosso: Menez, Vucinic, Borriello più Totti, mai tutti in campo contemporaneamente prima del minuto 75 della partita di ieri. Un 4-2-1-3 che rappresenta una novità assoluta per la Roma di questa stagione (stesso modulo ma con Toni nella disfatta contro la Samp), e che in 7 minuti ha accompagnato la squadra al pareggio, prima dell'uscita di Vucinic e del rigore del numero dieci giallorosso. A Roma, tutti o quasi vogliono sapere se il nuovo esperimento potrà diventare indicazione di gioco. Lo scetticismo di De Rossi e Ranieri, è una moneta che ripaga tutte le domande