30/11/2010 10:17
Dopo il primo tempo, il Palermo dilaga, reso addirittura maramaldo dalla lentezza de gli avversari, fino a quando il pubblico sfolla, gorgogliando di piacere. E' stata insomma una partita che ha gridato a voce alta alcune verità che sul la Roma erano state sinora sottaciute, che ha denunciato apertamente ( forse troppo apertamente) i difetti più ma scherati della squadra giallo rossa, che ormai sembra inca pace di esprimersi a certi li velli con la passata continuità. La Roma di oggi si esprime a folate. Il modulo tattico sem bra efficiente quando tutti rie scono a cantar messa e a por tare la croce, altrimenti diven ta vulnerabile.
Il calcio è insomma una cosa troppo importante per la sciarla fare ai tifosi, che presi dall'euforia, avevano suggerito addirittura le quattro punte. Più che una squadra a quattro punte, bisogna riproporre, al meno in trasferta, i cinque centrocampisti sostenuti da una sola punta. Perché mentre la Roma continuava ad espor si con ingenuità, raggrumandosi in attacco, il Palermo con tinuava a scaricarle nella schiena il suo trombone cari cato a pallettoni. E tanto la squadra giallorossa ci è parsa indifesa, che alla fine sentiva mo quasi il dovere di consolar la mentre l'immagine triste di Totti, dopo che aveva messo a segno il primo gol su azione di questo campionato, ci è parsa l'emblema della rassegnazione di tutti. Ormai anche i giocato ri si sono accorti che quando gioca fuori casa la Roma non mette più paura a nessuno, per cui è sperabile che almeno faccia paura a se stessa e che questa paura la induca a co prirsi meglio.