01/11/2010 10:11
CORSPORT (P. TORRI) -
Il tempo sta per scadere. Altri due giorni e poi sapremo (si spera). Mercoledì prossimo, proprio quando la Roma si giocherà la Champions a Basilea, novanta minuti che mettono in palio oltre ai tre punti anche un bel pacchetto di milioni di euro, è il termine ultimo perché vengano presentate le offerte non vincolanti per lacquisto della società giallorossa da parte dei dodici pretendenti a cui è stato spedito linfo-memorandum. Il termine ultimo deve essere considerato improrogabile perché la data del 3 novembre è stata scritta nellinfo-memorandum e, quindi, chiunque dovesse presentare unofferta in una data successiva, potrebbe essere stoppato con un ricorso da chi ha rispettato lindicazione del 3 novembre.
OFFERTE - Unicredit e Banca Rothschild stanno mantenendo, come è giusto che sia del resto, uno stretto riserbo sia sui nomi dei destinatari dellinfo- memorandum, sia su chi, tra questi, abbia già spedito o fatto sapere che spedirà lofferta non vincolante. Lunica cosa che filtra è che sicuramente le offerte saranno più di uno, minimo tre o quattro con la possibilità che aumentino. La sensazione, almeno in questo momento, è che i favoriti non parlino la nostra lingua come, peraltro, fatto intendere anche dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha dichiarato ufficialmente che non cè nessun veto nei confronti di investitori stranieri. La scelta sarà fatta non solo su un parametro economico, cioè non è detto che chi offre di più avrà partita vinta. Quello che conterà più di qualsiasi altra cosa sarà il progetto nella sua interezza per il presente e il futuro, con il fattore stadio che avrà un ruolo non di secondaria importanza.
PRETENDENTI - Chi presenterà lofferta? Da quello che ci risulta sicuri sono in tre, forse quattro. In prima fila, in questo senso, cè il fondo Aabar che da mesi sta lavorando alla vicenda nella convinzione di avere partita vinta. Sullentità dellofferta degli arabi, circolano già alcuni numeri che se troveranno rispondenza nellofferta, metterebbero fuori gioco chiunque altro (ci sarebbe, per esempio, anche un investimento garantito di 120 milioni di euro per la costruzione del nuovo stadio). Altrettanto certa è lofferta di un gruppo americano per il quale da mesi sta lavorando anche un noto studio legale della Capitale, non nuovo a un ruolo da protagonista nelle vicende societarie giallorosse. Il terzo sicuro è limprenditore romano Angelucci che non ha mai fatto mistero della sua intenzione di acquistare la Roma («Devo esaminare il fascicolo Roma che ho sulla scrivania») pur di fronte a una piazza che ha storto la bocca di fronte a questa eventualità. E poi cè il mistero Sawiris, limprenditore egiziano proprietario di Wind che ha dichiarato di aver già fatto unofferta. Sarebbe perlomeno singolare se ora non la mettesse nero su bianco.