Menez, svaligiata casa

19/11/2010 12:13

Esperienza simile è toccata (tre volte) in passato anche a Philippe Mexes, a cui è stata persino rubata l’auto in cui dormiva la figlia Eva (poi ritrovata a un chilometro dal luogo del furto). Come detto anche dai Carabinieri, che proseguono «senza sosta le indagini a tutto campo, ma pensiamo che siano stati ladri professionisti», Menez era a Trigoria per l’allenamento mattutino diretto da Ranieri. Con ogni probabilità non sarà lui una delle "vittime" del turn over che coinvolge gli attaccanti e domani contro l’Udinese sarà regolarmente al suo posto, con quella maglia numero 94 che, parola di Ranieri, «fa innamorare i tifosi». Quello che, sempre secondo il mister giallorosso (e non solo) è il miglior giovane del campionato italiano, contro i friulani lo scorso marzo è stato autore di una prestazione stellare. Nella partita che tutti ricordano come quella della tripletta di Vucinic, Jeremy è stato senza dubbio il migliore in campo, e quando è uscito per far spazio al giovane Pettinari, l’Olimpico tutto si è alzato in piedi per applaudirlo. Schierato alle spalle della coppia d’attacco formata proprio da Vucinic e Toni, dopo un primo tempo di sacrificio, ha aperto la ripresa con una volata di cinquanta metri palla al piede, seminando avversari e concludendo con un esterno  che avrebbe meritato di far esplodere lo stadio. Ma è stato solo l’inizio del suo show: un rigore procurato, un assist proprio per Mirko, un altro assist da applausi per Toni che non è riuscito a spingere in rete. E che Ranieri osservava sorridendo, dicendo poi a Scaglia, inquadrato dalla tv: «Lo vedi quanto è forte?». Il giorno in cui lui stesso se ne renderà conto, diventerà tra i primi al mondo.