Poteva succedere, ma così no

29/11/2010 10:01

O almeno, la Roma degli ultimi tempi ci aveva abituati a ben altro. E invece i campanelli d’allarme, che erano suonati martedì scorso durante il primo tempo con il Bayern Monaco, ieri sera sono sembrati una vera e propria orchestra tanto hanno suonato forte. E’ stata una Roma distratta e poco concentrata, che ha subito tre gol per colpa propria (tre disimpegni sbagliati) più che per la bravura dei calciatori rosanero e a questi livelli, si sa, non si può regalare niente a nessuno. Figuriamoci a gente come Pastore, che a Palermo ci resterà ancora per poco tempo perché è destinato a calcare palcoscenici ben più importanti, o Miccoli, che con la Roma ha un conto in sospeso visto che ieri sera le ha segnato il suo settimo gol in carriera (quella giallorossa è la squadra a cui ha segnato di più, la seconda è il Milan con 5).



Ranieri manda in campo la formazione annunciata, con Pizarro che torna in cabina di regia e alla sua sinistra. Il cileno resta in campo 72 minuti ma il suo rientro è tutt’altro che positivo: troppi passaggi sbagliati e troppi errori in fase di disimpegno. La Roma parte forte e già al 3’ Riise scalda i guanti di Sirigu con un tiro dal limite arrivato al termine di un’azione in velocità iniziata da Borriello e rifinita dal grande ex Fabio Simplicio. Il Palermo agisce di rimessa, cercando di sfruttare la velocità e la progressione di Pastore. Al 13’ è ancora la Roma ad andare vicina al vantaggio: serve in area Menez che, leggermente defilato sulla sinistra, scarica in diagonale costringendo Sirigu ad una respinta con i piedi.



Al 20’ però passa il Palermo, nella prima vera azione pericolosa: Juan e Pizarro non si intendono in mezzo al campo e danno il via all’azione del Palermo: la palla arriva prima a Pastore, fermato da Cassetti, e poi a Nocerino che serve in verticale Ilicic sulla sinistra, lo sloveno mette in mezzo per Miccoli, che ha tutto il tempo di stoppare il pallone visto che Riise non fa la diagonale e concludere sul primo palo battendo Julio Sergio. La formazione giallorossa reagisce subito e al 22’ conquista una punizione dal limite dell’area leggermente spostato sulla sinistra: batte Borriello e Sirigu para a terra senza troppe difficoltà. Al 34’ Cassetti arriva sul fondo e mette in mezzo, la palla arriva al limite a Menez ma il suo
non prende la porta. Al 40’ doppia opportunità per la formazione giallorossa prima con un gran tiro da fuori, respinto da Sirigu, e poi con Pizarro che dal limite conclude fuori di poco. Nessun cambio per Ranieri nell’intervallo.




E’ il Palermo a partire forte nel secondo tempo e in pochi minuti i rosanero hanno due occasioni per raddoppiare: la prima, al 4’, con Pastore che è bravissimo a partire palla al piede dopo un disimpegno errato di Juan ma quando arriva davanti a Julio Sergio in uscita, gli tira addosso; la seconda due minuti dopo con Miccoli che scatta sul filo del fuorigioco e si presenta da solo davanti al brasiliano che è bravo a portarlo sul lato corto dell’area e a costringerlo ad una conclusione improbabile. Al 16’ però il Palermo passa: leggerezza di Menez che regala una rimessa laterale al Palermo in fase difensiva, la palla arriva a Balzaretti che dalla sinistra mette in mezzo un pallone che Ilicic non fa nessuna fatica a spingere in porta per il gol del 2-0. Al 21’ il Palermo chiude la partita, ancora una volta grazie ad un regalo della Roma: Simplicio perde palla al limite dell’area del Palermo dando il via al contropiede rosanero ispirato da Bovo, che prima serve Pastore e poi va a raccogliere sulla sinistra mettendo in mezzo un pallone che Nocerino, al suo terzo gol in serie A (il secondo alla Roma), deve solo spingere in porta per il 3-0.




In pieno recupero il 3-1 di , gol numero 194 in serie A e 249 con la maglia giallorossa, è buono solo per le statistiche perché la partita è finita già da un pezzo.