Ranieri ha rialzato il muro

01/11/2010 10:04

Un gol subito negli ultimi due centosettanta minuti di campionato, quello di Rudolf contro il all’Olimpico. Al di là dei sette punti conquistati nelle ultime tre gare che pure pesano più che positivamente sulla classifica dei giallorossi, è questo dei gol al passivo il dato che Claudio Ranieri considera il migliore in questo abbozzo di risalita da parte della sua squadra. Del resto il tecnico romanista non ha mai fatto mistero di considerare la saldezza difensiva un punto fermo per qualsiasi squadra che voglia vincere le partite. 



INVERSIONE DI TENDENZA - 
Nelle precedenti sei gare di campionato, la Roma aveva incassato la bruttezza di undici reti, cinque nei soli novanta minuti disputati al Sant’Elia contro il Cagliari. L’inversione di tendenza nelle ultime tre gare appare evidente anche se bisogna dire che contro il Lecce non è che la squadra giallorossa abbia dato quella dimostrazione di saldezza difensiva che vuole il suo alle natore, con la formazione salentina capace di creare diverse occasioni da gol clamorose, alcune fallite per sfortuna, altre per colpe proprie. Resta il fatto che nelle ultime due partite non si sono subiti gol, l’ultimo è stato quello di Rudolf del , peraltro ininfluente sul risultato finale. Ora l’ombat­tibilità della porta giallorossa è arrivata a 192 minuti che costituisce il record stagionale. E’ anche vero, però, che sempre in questo periodo, i giallorossi sono riusciti a incassare tre reti dal Basilea nella gara di , a conferma, soprattutto quando la squadra è chiamata a fare la partita, che non si sono ancora trovati gli equilibri giusti, quelli per intenderci trovati nella passa tastagione. La sensazione, comunque, che la fase difensiva della Roma sia in miglioramento, rimane. Per una serie di motivi.



RECUPERI - 
Nella primissima parte della stagione, Ranieri ha dovuto fare i conti con una serie di infortuni che non gli hanno quasi mai consentito di schierare quella che ritiene la difesa titolare (oltre che la formazione titolare). In particolare la Roma ha pagato un pedaggio pesante all’infortunio di John Arne Riise costretto a rimanere fuori per quasi quattro settimane in cui, oltretutto, non si è potuto allenare, tanto è vero che da quando è rientrato sta fa cendo un po’ di fatica a ritornare il roscio che ha fatto innamorare la . Il norvegese sta tornando sui suoi livelli e questo è già un fattore importante per la compattezza difensiva. Stesso discorso si può fare per Nicolas Burdisso. Voluto a tutti i costi da Ranieri, il difensore argentino nelle primissime partite ha fatto parecchia fatica a riproporsi sugli eccellenti livelli del passato campionato quando fu una delle chiavi vincenti della straordinaria rimonta della Roma nei confronti dell’Inter. Burdisso, dopo il chiarimento, senza sconti, avuto con Ranieri, a Parma è rimasto a guardare, ma contro il Lecce è sembrato tornare ai suoi migliori livelli, suo il gol che ha aperto la gara, suo, soprattutto, nel primo tempo, un salvataggio sulla linea che è stato come un gol, in pratica contro il Lecce è come se avesse messo a segno una doppietta. Infine, sempre contro i salentini, c’è stato anche il recupero di Julio Sergio. Il titolare non solo ha fatto un paio di parate importanti, ma ha anche ridato ai suoi compagni quella fiducia che è fondamentale per poter fare bene. Ora non resta che continuare, anzi migliorare.