Ranieri, sorpasso fallito ma la Roma è tornata

14/11/2010 18:49

LA REPUBBLICA (M. PINCI) - 
L'obiettivo sorpasso sulla  è fallito. Ma la trasferta di Torino regala una nuova certezza: la Roma è tornata. Tornata almeno a sedere al tavolo delle grandi, in attesa di misurare sulla scala del campionato - e non solo - le propri ambizioni. "Vincerà lo scudetto solo chi avrà più fame", ha ricordato dalla pancia dell'Olimpico Torinese il coordinatore generale Montali. Un testimone che la squadra giallorossa, al di là della pretattica e dei depistaggi di Ranieri, è tornata a inseguire i sogni di un anno fa. I prossimi impegni metteranno sulla strada di e compagni Udinese, Bayern (entrambe all'Olimpico) e la trasferta di Palermo. Un nuovo trittico, dopo Lazio--, che dovrà dire quanto vale la Roma di oggi. La gara di Torino ha restituito a Ranieri anche un'altra certezza: Philippe Mexes, migliore romanista nell'Olimpico piemontese. Il futuro, però, a sei mesi dalla scadenza del contratto, sembra ormai lontano dalla capitale. 

GARANZIA A TERMINE - Da terza scelta del pacchetto arretrato a garanzia assoluta nel giro di pochi mesi. La Roma ha (ri)scoperto le qualità di Mexes, tornato indispensabile in una difesa che continua ad alternare momenti di concentrazione a pericolose amnesie Con lui in campo, la squadra ha perso soltanto una volta su 7 gare di campionato, incassando, di media, un gol a partita. Nelle 5 gare senza il centrale della nazionale transalpina (2 sconfitte) la media reti subite scende invece a una ogni 56 minuti. Quasi il doppio. Tra i problemi fisici di Juan e un Burdisso ancora in rodaggio, Mexes rappresenta l'unica certezza. Ma proprio la stagione della rinascita, sembra destinata a essere l'ultima in giallorosso, per lui. "Sono sette stagioni che sono a Roma - ha spiegato Mexes a Radio Montecarlo - e a giugno sarò in scadenza: devo riflettere". Frasi vecchie di un paio di giorni, ma che, insieme alle difficoltà di trovare un accordo con la Roma per il rinnovo del contratto in scadenza a giugno, compongono un quadro sempre più nitido sulla situazione del francese.

VERSO L'ADDIO - Sul rinnovo si è tergiversato molto: Mexes avrebbe voluto discuterlo oltre un anno fa, quando per la Roma era troppo presto. L'esplosione di Burdisso nella scorsa stagione, però, ha fatto scivolare Mexes al terzo posto nelle scelte di Ranieri per il ruolo di centrale. Il sogno scudetto il difensore di Tolosa lo ha vissuto più in panchina che sul campo (soltanto 16 presenze dall'inizio), scelte che gli sono costate un posto ai Mondiali con la Francia. Anche per questo, in estate, la decisione di non rinnovare il contratto in scadenza, nonostante gli sforzi dei dirigenti giallorossi. A ogni proposta di sedersi al tavolo per trovare un accordo Mexes ha opposto un rifiuto: inevitabile, a questo punto, l'addio a fine stagione. A Trigoria restano convinti che Mexes farà come Aquilani, "rinnovando il contratto prima di andarsene", in cambio di una clausola rescissoria non certo alta. Il giocatore, invece, è pronto all'addio: "In Italia non mi vedo con nessuna altra maglia - ha ripetuto, calando il sipario sulle possibilità di Milan, e Inter - e il campionato inglese è il migliore del mondo: ti fa venire voglia". Il connazionale Arsene Wenger lo attende a braccia aperte all'.