Ranieri: «Vogliamo tornare lassù»

11/11/2010 09:14

ritrovato anche lui tranquillità e sicurezza. «Nessun rimprovero da muovere alla squadra» dice il tecnico a chi gli chiede conto dei gol incassati anche questa sera, come era già accaduto, anche lì vincendo, a Basilea. «Giocavamo contro una squadra di grandissimi campioni, da prendere con le molle - continua Ranieri. - Bravi
a rintanarsi dentro l’area di rigore e a ripartire in contropiede. Burdisso è stato bravissimo in più occasioni. La è una squadra che sa il fatto suo. Ma noi abbiamo giocato con intelligenza. Siamo riusciti ad aprirli e ad entrar dentro. Ho apprezzato la volontà di Greco, e la bravura di Simplicio in occasione del gol»Le condizioni di Menez? «Ha preso una botta alla spalla ed è stato fasciato per questo. Domani valuteremo». E a chi torna sulla Roma in corsa per il titolo, risponde: «Gli altri anni davanti a tutti c’era l’Inter. Che quest’anno però non ci sta riuscendo. E’ un campionato livellato. E la Roma, come le altre, c’è. Difficile dire se sia in corsa. Di certo, la squadra vuole tornare su in alto, come abbiamo detto da sempre. Prima ci credevano in pochi, ora qualcuno di più. E’ difficile però allenarsi quando giochi ogni tre giorni. Dobbiamo battere il ferro finché è caldo. Ma è positivo che, grazie anche alla determinazione, ci stiamo pian piano tirando fuori. La ? Valutiamo intanto gli errori di stasera. E poi vedremo di pensare alla partita di sabato». 
 
Vucinic in panchina? «Mirko non si è mai allenato. E io lo devo gestire. Non posso mandarlo oltre quello che può dare. Greco, poi, mi aveva dato ampia sicurezza». È maggiore la soddisfazione per la risaluta o il rimpianto per la partenza ad handicap? «Il rimpianto. Volevamo partire con il piglio giusto, come l’anno scorso. Ma stiamo facendo bene. E dobbiamo cercare di non ricadere negli stessi errori. Quanto a me, non ero in confusione prima e non sono cambiato ora. Seguo una logica. La squadra si è finalmente "quadrata" e in questa maniera ben venga. Continueremo su questa linea ben sapendo che potremo sempre cambiare in corsa».
 
e Borriello insieme? «Oggi era difficile, però si sono cercati due tre volte. Il capitano si è mosso con determinazione. Ha tirato in porta e si è messo al servizio della squadra. Va bene così». Non si rischia, con loro due davanti, di accentrare il gioco della squadra? «No, è quando si gioca con il rombo che si accentra la squadra. Non è la coppia d’attacco a determinarlo. Se ci fosse stato Mirko, non avrebbe trovato la profondità se non quando la veniva più avanti»È contentissima Rosella Sensi: «Dove può arrivare questa Roma? Adesso andiamo a Torino e giochiamo. E lì vediamo come andrà. Si deve rimanere con i piedi per terra facendo il nostro lavoro. Possiamo arrivare fino in fondo». Un campionato che aspettava la Roma. «Spero che sia così. Ognuno fa la sua partita. Anche le piccole danno sempre filo da torcere. Tutti vogliono
vincere». È un momento topico anche per la vendita della società. «Noi parliamo per comunicati, quindi vi prego di non farmi domande».