03/11/2010 10:22
Con Simone Perrotta che negli ultimi dieci anni è stato il bipede che ha corso più chilometri sul pianeta Terra. Con Fabio Simplicio che fino a pochi giorni fa si faceva intendere che bisognava aspettarlo e, ora, si è trasformato in uomo imprescindibile, lì, in mezzo al campo, dove si decidonole partite.
GARA DECISIVA- Non sono segnali incoraggianti. Lo sono ancora meno nel momento dellallingenerale. La Roma in queste due settimane si gioca tutto, stasera la sua Europa qui a Basilea, poi derby, Fiorentina, Juventus per cominciare a scoprire se è possibile ripetere un miracolo. E dovrà farlo, lì dove si vincono le partite, sempre e comunque con gli stessi uomini, una partita ogni tre giorni, anzi una finale ogni settantadue ore, in una sorta di tabellone tennistico, vincere per garantirsi unaltra finale, altrimenti a casa con qualche mese danticipo rispetto al previsto e al prevedibile. Con tutte le conseguenze del caso, comprese quelle economiche, perché per la Roma uneventuale mancata qualificazione alla prossima Champions, vorrebbe direfare per due, tanto per rimanere in tema pokeristico, per quel che riguardo il passivo di bilancio che oggi dice meno 22, domani batterebbe poco virtuosi meno 44.
DEBUTTO EUROPEO- De Rossi e Perrotta sono due campioni del mondo e con questo vogliamo dire che sono una garanzia. Il punto interrogativo è Fabio Simplicio, brasiliano che ha fatto innamorare Parma e Palermo, ma che a Roma, fin qui, lo abbiamo visto per complessivi centonove minuti in campionato (sommati tra Bologna, Genoa, Parma e Lecce), diciassette presenze in coppa Uefa, nove con il Parma, otto con il Palermo, due gol, ma a quota zero in Champions, anzi no perché può vantare undici presenze nella Champions del Sudamerica con la maglia del San Paolo, la Libertadores che ieri ha avuto un rigurgito di notorietà anche dalle parti di Trigoria, complici indiscrezioni brasiliane che volevano il Santos deciso a prendere Adriano (smentite dal procuratore del giocatore, Gilmar Rinaldi,«ha un contratto, rimane alla Roma») proprio per vincere la Libertadores. In attesa di Adriano in giallorosso, ora tocca a Fabio Simplicio. E il ragazzo che ha una faccia e un sorriso che non possono che starti simpatici, ha capito bene che questo è il suo momento:«E la mia grande occasione. Sono pronto, deciso a ripagare in campo la fiducia che mi ha dimostrato la Roma. Per me non esiste nessun problema di ruolo, gioco dove mi dice lallenatore. Cè subito questa sfida di Champions, decisiva. Sarà unemozione forte. Noi vogliamo qualificarci. Voglio dare il mio contributo, consapevole che è arrivato il mio momento».
ALTERNATIVE- Ma se in una delle prossime partite, un raffreddore dovesse fermare uno dei tre superstiti a centrocampo? Cosa potrebbe inventarsi Ranieri? Abbiamo risposto con sette opzioni, pronti ad accettare ulteriori consigli. Sperando che per la Roma le finali non finiscano mai.