Roma con il cuore spalanca l’Europa

04/11/2010 09:49

LA MOSSA VINCENTE - Nel pri mo tempo la squadra italia na aveva gestito meglio il gioco. Dopo quindici minuti che subiva e il Basilea met­teva pressione senza trova re opposizione, Ranieri ha operato la mossa che ha cambiato la partita. Ha spo stato Menez dietro le due punte, ridisegnando un 4-3-1-2 che ha regalato velocità e penetrazione. E' stato pro prio Menez ( invenzione di esterno di , af fondo di Vucinic che subiva fallo da Inkoom, vantaggio, e il francese piombava sul pallone piazzandolo nell'an golo basso) a trasformare la partita, a regalare un dop pio vantaggio alla Roma. E' stato ancora lui, con un de vastante affondo di cin quanta metri (e tre uomini lasciati fermi sul posto) chiuso con un colpo di tacco per Riise a creare la base del raddoppio. Stocker ha steso in area il terzino e ha trasformato il calcio di rigore, tornando al gol dopo sei mesi ( in Coppa, dopo due anni).

Non è stato una Roma travolgente, ma ha saputo sfruttare quelle che sono le sue armi attuali. E nei primi 45' lo ha fatto benissimo. Ha protetto al meglio la difesa (un solo pericolo per Julio Sergio, autore di un prodigioso intervento su botta da un metro di Huggel), ha tenuto lontani dall'area di ri gore i centrocampisti rivali e poi ha fatto dannatamente male in contropiede.

E' una Roma che ha sbagliato (errori soprattutto di Cassetti in fase di impostazione, di Simplicio, fatale quello di Burdisso sul primo gol elvetico), ma è stata anche una squadra che ha cercato con grande determinazione il risultato. Guardate . E' vero, potrebbe sembrare che non abbia giocato una grande partita. E invece ha messo il piede nel primo gol, ha realizzato ( soffrendo) il rigore sotto la curva del Basilea (i tifosi elvetici hanno preso il meglio dalle nostre abitudini e ieri si sono più volte lanciati nel coro 'Roma merda, Roma Roma merda'. Simpatici). E ha poi rincorso gli avversari, è andato al contrasto, ha lottato. E nella ripresa è rimasto lì davanti a difendere il pal lone, circondato da avversa ri incapaci di fermare il tra scorrere dei minuti.

L’UOMO CHIAVE - Menez è stato l'uomo che ha rivoltato la sfida e ha reso possibile l'impresa. Vederlo partire con un'accelerazione deva­stante, dribblare tre uomi ni, esausto chiudere lo sfor zo con un assist realizzato con un colpo di tacco, è sta to entusiasmante. Ripresa sofferta, Basilea due volte in gol ( errore di Burdisso nel primo, disat tenzione generale della di fesa il secondo), ma ci ha pensato un giovane romano a mettere il punto sulla partita. Leandro Greco ha spedito in rete il pallone del 3-1 (a conclusione di un doppio dribbling vincente di Borriello in area di rigore). Poi, i minuti di sofferenza e la grande gioia finale.