Roma da veri lupi

24/11/2010 10:22




CHE STORIA -
Chissà cosa può succedere in uno spo gliatoio dopo che il Ba yern Monaco, che è una squadra formidabile, ti ha preso a pallonate per un tempo. Qualcosa di importante, sicuro. Sem brava una catastrofe: due pugni in faccia di un at taccante micidiale come Gomez, 14 gol nelle ulti me 10 partite, con Menez, Vucinic, Borriello, che non sapevano dove andare per trovare un po’ di verve. C’era la sensazione, insomma, che si stesse ripetendo la sto ria di 25 anni fa, con il Bayern padrone di Roma e i romanisti costretti a consolarsi con il« Che sa rà sarà »delle sconfitte nobili. Invece dopo l’in tervallo, grazie anche agli aggiustamenti tattici di Ranieri che ha spostato Menez sulla destra e Vu cinic sulla sinistra co prendo meglio le fasce, è avvenuta una rimonta da segnare sull’almanacco: mai la Roma aveva battu to il Bayern. Che era già qualificato ma di sicuro non ha regalato niente, come Van Gaal aveva promesso.



LA RISCOSSA -
A ispirare la rivoluzione è stato Marco Borriello, tre reti in tre partite di in casa, sempre sotto la Cur va Sud, nove in totale da quando è arrivato alla Roma in nove occasioni diverse. Borriello è uncentravanti decisivo? Di più. Ieri, ad esempio, ol tre a segnare è andato a procurarsi il rigore, quel lo del tripudio, con la strada già in discesa. Ma la svolta della partita è stata sicuramente prima, a inizio ripresa. Una vol ta dimezzato lo svantag gio grazie a lui, tutti i gio catori si sono scrollati di dosso il torpore che li aveva accompagnati.« E’ stato un gol stranissimoricorda il protagonista -



sono scivolato sul cross di Menez e da terra sono riuscito lo stesso a colpi re il pallone e a metterlo in rete. Con il , poi, che non è il mio piede. Da quel momento è stata una Roma diversa, abbiamo recuperato convinzione e siamo riusciti a confezio nare una vera e propria impresa»
.



Il ringraziamento è bel l’e pronto, per quei tifosi che hanno dimostrato di non dovere imparare nul la da quelli dell’altro Ro ma- Bayern, quello del 1985:
«L’aiuto del pubbli co è stato fondamentale per noi. La gente è stata veramente meravigliosa. Mai visto tifosi così ». La cosa più bella della Ro ma?



«Abbiamo avuto una reazione d’orgoglio mo struosa, conquistando un risultato che ci darà una carica notevole per il fu turo ». Paolo Rossi, che era un rapace d’area di rigore e conosce certi meccanismi, gli chiede a Sky i motivi della sua esplosione lontano dal Milan:«Io credo di avere fatto bene anche là. Se guardiamo i numeri, i gol non sono mancati. E’ chiaro che il Milan gioca diversamente, lo scorso anno valorizzava molto gli esterni, mentre a me toccava il lavoro sporco. Questo un po’ penalizza un attaccante centrale. Con Ranieri invece mi cercano di più con palle verticali e mi valorizza no: ho più possibilità di essere importante vicino alla porta avversaria». In effetti, potrebbe non es sere un dettaglio.