Società, sono sei le offerte per acquistarla

04/11/2010 10:30

Due sono i nomi, uno italiano e uno straniero, sui quali si è accentrato il «favore» di chi scommette sul futuro giallorosso: Giampaolo Angelucci e Aabar, il fondo di investimenti di Abu Dhabi. Angelucci è uscito allo scoperto più di altri concorrenti italiani, Aabar ha una partecipazione importante in Unicredit, cioè il creditore di quella Italpetroli che era la controllante della Roma prima dell’accordo per l’estinzione del debito della famiglia Sensi, la creazione di una Newco e la formalizzazione di Banca Rothschild come advisor per la vendita.

Si vocifera anche di offerte cinesi e americane, ma si saprà qualcosa soltanto più avanti, quando Unicredit scremerà i pretendenti in un «short list» e inizierà le trattative personalizzate. La tempistica è molto importante: è difficile ipotizzare un compratore oltre il prossimo febbraio. Non avrebbe margini di manovra per costruire una squadra competitiva, al calciomercato, per la stagione 2011-2012 e nessun nuovo presidente può presentarsi con una politica sportiva al ribasso rispetto al predecessore. Per questo Unicredit garantisce che, anche per il suo buon nome sulla piazza romana, curerà la scelta dell’acquirente con la massima attenzione.

La base d’asta era stata fissata a 150 milioni di euro, ma si tratta di un prezzo suscettibile di variazioni.