Totti, il gol che mancava

14/11/2010 11:05

 

In campionato non gli capitava dallo scorso 9 maggio quando, nell’Olimpico giusto, realizzò una doppietta contro il Cagliari. Poi un lungo digiuno, interrotto in a Basilea sempre su calcio di rigore, ma in campionato solo ieri contro la . E con quello di realizzato a Storari sono 193 i gol realizzati in campionato dal capitano giallorosso, sempre più leader dei bomber in attività (ha allungato su Del Piero, unico rivale plausibile visto che Inzaghi dovrà stare fermo fino a fine stagione), a meno 12 dai 205 gol di Roberto Baggio che lo precede in questa speciale classifica e suo obiettivo dichiarato fin dal ritiro di Riscone di Brunico. Eppure la sua presenza ieri sera è stata in dubbio fino all’ultimo.

Ranieri ha deciso solo in extremis chi, tra lui e Borriello, dovesse rimanere fuori. «Con Francesco c’è una corsia preferenziale, nel senso che ci capiamo al volo e non sarà mai un problema dirgli di mettersi seduto al mio fianco» diceva il tecnico venerdì alla vigilia della partenza per Torino. Parole che sembravano il preludio ad un’esclusione, sulla falsariga di quello che successe lo scorso anno quando proprio a Torino gli preferì Luca Toni. Poi l’attuale centravanti del si fece male dopo pochissimi minuti, Francesco entrò in campo e realizzò su rigore il momentaneo pareggio dopo il gol di Del Piero, prima della magia di Riise in pieno recupero. Quest’anno sembrava che la storia dovesse ripetersi ma poi Ranieri ha scelto di mandare in campo , e i fatti gli hanno dato ragione. Perché il capitano è stato ancora una volta uno dei trascinatori della formazione giallorossa, sicuramente il più concreto e produttivo nel tridente giallorosso composto per il resto da Menez e Vucinic che non sono sembrati nella loro forma migliore, in difficoltà su un campo, quello dell’Olimpico, che non ha certamente favorito una squadra tecnica come quella giallorossa.

comunque sembra non aver sentito la differenza, non solo per il gol, ma anche per la prestazione. infatti ha lavorato per la squadra, retrocedendo spesso sulla linea dei centrocampisti per trovare dei palloni giocabili e per mettere in movimento i suoi compagni di reparto. E ha corso, tanto, prendendo una quantità industriale di botte. Lo hanno picchiato tutti: da Chiellini, che ha messo i gomiti e i tacchetti anche quando è entrato in campo Borriello, a Bonucci e a tutti quelli che hanno incrociato la sua strada.

Al punto che Ranieri nel secondo tempo dopo ventitre minuti lo ha sostituito, anche se lui avrebbe preferito rimanere in campo. «Per la panchina sto facendo delle rotazioni – ha detto a fine gara il tecnico giallorosso – oggi è toccato a Borriello», ma non è detto che in futuro non possa toccare anche al capitano. Che sa benissimo come Ranieri scelga solo per il bene della Roma. Per il momento, però, il capitano si gode il suo primo gol in campionato in attesa della gara di sabato con l’Udinese, che è una delle sue vittime preferite, nella speranza che quello di ieri sia solo il primo di una serie ancora lunghissima di gol.