08/12/2010 11:17
IL ROMANISTA (D. GIANNINI) -
Ancora qualche ora di attesa, poi per Daniele De Rossi si apriranno definitivamente le porte di San Siro. Mettiamola così, nelle ultime 24 ore sono cresciute vertiginosamente le possibilità per Danielino di non mancare alla sfida del 18 dicembre contro il Milan, quella che potrebbe cambiare la stagione romanista. E farlo con lui in campo sarebbe più facile. Eppure al minuto 85 di Chievo-Roma di sabato scorso sembrava tutto perduto. Il fallo su Moscardelli, il cartellino rosso e la certezza di dover saltare almeno un turno di campionato. Quale? In quelmomento, lo sciopero dei calciatori per sabato e domenica prossima sembrava una certezza e quindi la prima partita in cui poter scontare la squalifica diventava automaticamente quella contro Ibrahimovic e la capolista. Ieri, però, le carte in tavola sono cambiate. In mattinata il giudice sportivo ha inflitto a De Rossi una sola giornata di stop. Poi, nel tardopomeriggio,sono arrivate le notizie dalla riunione in Federcalcio tra Lega e Assocalciatori. Notizie che embrano scongiurare lo sciopero. Oggi si avrà la certezza, ma ormai sembra proprio che Roma-Bari si giocherà. Possono sorridere i tifosi e può farlo anche Danielino, che dirà volentieri addio alla sfida contro l´ultima in classifica per riprendersi quella contro la prima. Sì, il 18 a San Siro ci dovrebbe essere anche lui, che rischiava di dire addio al 2010 agonistico questa sera a Cluj.
Non sarà così, ma la partita in Romania sarà comunque importante per lui. Per cancellare la brutta immagine che ha lasciato con quell´entrataccia nel pantano del Bentegodi. Ma non solo. Perché c´è da completare l´opera (la qualificazione agli ottavi) iniziata con la rimonta sul Bayern. Un´impresa di cui De Rossi era stato protagonista con la rete del momentaneo 2-2. Sulla carta, col Cluj dovrebbe essere meno complicato. Perché basta anche solo un pareggio(senza dover aspettare il risultato dell´Allianz Arena) per essere certi di andare avanti. Un pareggio che avrebbe un sapore del tutto differente rispetto a quello di Verona. Con un aspetto in comune. In entrambi i casi, in campo non ci sarà David Pizarro. Il Pek al Bentegodi era rimasto in panchina, un po´ perché non al meglio, un po´ per colpa del terreno di gioco che avrebbe penalizzato lui forse più di chiunque altro. Stasera sarebbe potuto toccare di nuovo a lui, mastavolta a fermarlo ci ha pensato l´influenza. E così, dopo essere stato inserito nella lista dei convocati, non è partito per la Romania. Un peccato, perché quello di Champions poteva essere il palcoscenico ideale per mettere a tacere le voci di una presunta incompatibilità tra lui e De Rossi. I due saranno costretti ad alternarsi ancora per un po´. Stasera il perno del centrocampo sarà Daniele, domenica col Bari (se, come pare, si giocherà) sarà Pizarro. Per ritrovarsi insieme nell´occasione più importante. A San Siro. A meno che oggi Lega e Assocalciatori non cambino nuovamente idea e si torni all´ipotesi di scioperare. Improbabile, ma per De Rossi e la Roma sarebbe un bel guaio...