15/12/2010 09:28
Il terzo anello del Meazza, tradizionale postazione dei tifosi romanisti, potrà così tornare a riempirsi di sciarpe e bandiere giallorosse. E anche noi supporter della Maggica emigrati al Nord avremo la possibilità di mescolarci ai fratelli di cuore, anziché spalmarci in modo un po snob sulle poltroncine rosse destinate a vippetti e vippastri. Chi vuole potrà anche farlo. Ma non sarà un obbligo. A Roma si direbbe: mejo così. Limportante sarà dare dimostrazione di correttezza, sugli spalti e fuori, in modo che altre questure adottino la stessa misura, sconfessando indirettamente quel ministro che (ve lo assicuro) di persona è molto simpatico (nonostante tifi Milan), anche se ha un cognome che, purtroppo per lui, sta parecchio antipatico ai maniaci del pallone. Del resto è noto che non tutti nel mondo della pedata hanno digerito lidea della tessera: il mio omonimo De Rossi (Capitan Futuro, al cospetto del quale mi sento calcisticamente, romanamente e giallorossamente una specie di caporal passato) è stato più che netto sullargomento. E, visto che la Roma a San Siro sono sei anni che fa almeno un gol, la speranza per la partita è che continui così. E che, a proposito di tessere, prosegua la rincorsa della Capitale a Milano sul fronte delle agenzie dove utilizzare il bancomat: ormai siamo a 2.075 contro 2.077. Praticamente un pareggio. Meglio. Una vittoria dei terroni squattrinati sui paperoni lumbard. Che finisca così anche in questore dopo la decisione del questore? Fatebenefratelli giallorossi.