L'eredità del 2010

31/12/2010 11:11

IL ROMANISTA (D. GALLI) - 
Sette spine. Sette nodi da sciogliere. Sette questioni aperte sulle quali a Trigoria stanno lavorando in questi giorni di festa. Ce le portiamo dietro dal 2010. Le dovremo risolvere nel 2011.

LA SOCIETÀ Entro la fine di gennaio, Rothschild e Unicredit dovranno ricevere le offerte vincolanti per l’As Roma. In corsa ci sono, di sicuro, la famiglia Angelucci e un gruppo americano, rappresentato a Roma dallo e giudicato affidabile da fonti bancarie. Ma tra i "candidati" ci dovrebbero essere anche il fondo Aabar e un altro investitore italiano. Se tutte le proposte non dovessero soddisfare le richieste di Unicredit (per ora si parla di cifre largamente inferiori alle aspettative di Piazza Cordusio), potrebbe essere presa seriamente in considerazione l’ipotesi di una fondazione As Roma. O comunque un modello giuridico che consenta l’unione di più imprenditori.

MEXES Lo ha detto ieri Pradè: il futuro di Mexes è legato a quello della società. Philippe vuole capire cosa succederà al club prima di prendere una decisione sul rinnovo. Per ovvi motivi, però, Philippe non potrà aspettare a lungo. A giugno scadrà il contratto che lo lega alla Roma e già dal primo gennaio il difensore sarà libero di accordarsi con un’altra squadra.

RANIERI Il tecnico aveva annunciato solo qualche giorno fa che presto ci sarebbero state delle novità sul suo contratto. Per ora, da Trigoria non trapela nulla. Il suo rapporto con la Roma, esattamente come per Mexes, si concluderà a giugno. La scorsa estate, Ranieri aveva rifiutato delle proposte importanti dall’estero. Soprattutto dall’Inghilterra, dove serbano un ottimo ricordo dell’allenatore testaccino. Sul tavolo dei legali - per la Roma , per il tecnico Mattia Grassani - ci sono ancora delle bozze datate 30 settembre. Se rinnovo sarà, sarà su cifre e date definite «importanti» a Trigoria.

PIZARRO Il Pek dovrebbe tornare a Roma il 12 gennaio. David è in Cile per farsi curare dal suo medico di fiducia. Pizarro vuole guarire una volta per tutte dalla condrite al ginocchio che lo assilla da mesi e che, finora, gli ha impedito di esprimersi al massimo delle sue possibilità. La Roma lo aspetta a braccia aperte. I romanisti pure.

ADRIANO Il centravanti brasiliano è stato rassicurato direttamente da Rosella Sensi: gode della stima della società e dello staff tecnico. Ranieri ha scelto autonomamente di schierarlo a San Siro contro il Milan. L’Imperatore ha bisogno di questo. Di sentire l’affetto di chi lo circonda. Salvo sorprese (che però determinerebbero conseguenze legali pesanti per il giocatore), Adriano tornerà a Roma. Come ha promesso al presidente.

TOTTI Dà fastidio sentirsi messo in discussione a 34 anni, dopo avere vinto un Mondiale, una Scarpa d’oro e qualche Oscar dell’Aic per essere quello che è. Il numero 1. Il numero 1 che da numero 10, e da , ha vinto a Roma uno scudetto. Dà fastidio, perché poi uno pensa: ma guarda che ingrati, io ho rifiutato il Real Madrid e loro (pochi, France’) mi criticano. è costretto a compensare continuamente la pazienza, in via di esaurimento, con l’amore senza fine per la Roma. Nel 2011 zittirà questa minoranza di contestatori. Che, ahinoi, purtroppo non è silenziosa.

TESSERA DEL TIFOSO Milan-Roma l’ha dimostrato. Quando ai romanisti è consentita la trasferta, quando per accedere al settore ospiti non è indispensabile possedere la tessera del tifoso, la Roma viene sostenuta da migliaia di voci. Piccolo inciso. La decisione della Prefettura salentina di far disputare a porte chiuse Lecce-Bari all’Epifania assesta un brutto colpo al progetto della tessera del tifoso. Il cui progetto nel 2011 dovrebbe essere quantomeno rivisto. Dovrebbe. È un augurio. Perché così non aiuta. Distrugge.