Pareggio e ottavi Timbro Borriello Lite Totti-Burdisso

09/12/2010 09:23

Roma poco Brasil Paradossalmente, in una Roma in avvio quasi debrasilianizzata (Julio Sergio si fa male nel riscaldamento) e con 7 reduci dalla faticosa vittoria dell’andata (2-1), in mediana si muove bene il duttile Simplicio che, oltre ad innescare la rete di Borriello rubando palla a De Zerbi (in modo malandrino) e lanciando l’attaccante in profondità, interpreta il rombo di Ranieri in un paio di posizioni, passando da intermedio di sinistra a trequartista, quando il tecnico sostituisce Menez (diffidato) con Greco. Se a Brighi e poi a Greco tocca il lavoro sporco, da segnalare un spesso impreciso, nonostante il «paisà» De Zerbi lo lasci libero d’impostare. Inutile dire che un Cluj ottavo in campionato e senza più nulla da chiedere all’Europa, alla fine risulta impegnare fin troppo Mexes e Burdisso partendo da fragili fasce, soprattutto quando sul lato entra Cicinho per Cassetti. Perciò, una volta sbloccato il match al 21’ e saputo che il Bayern sta asfaltando il Basilea, è dall’attacco che ci aspetterebbe gloria, sia pure a ritmi blandi. Borriello però, accusato un’infortunio alla spalla, alla fine pare sazio, mentre capitan sembra più ispirato nelle sponde che in acuti personali, anche se Stancioiu si dimostra attento nella ripresa sia su Burdisso che sull’ex milanista.

Traoré e l’«ombrello» Insomma, graziato in avvio da un mancato rigore di Cadu su Menez, alla fine i titoli di coda se li prende il Cluj, che pareggia di testa con Traoré, dopo che l’attaccante aveva sciupato allo stesso modo almeno due occasioni analoghe, diventando oggetto di «buu» (razzisti?) da parte dei propri tifosi. Risultato? Al momento del pari— viziato da un fuorigioco di Culio — il centravanti si sfoga facendo il gesto dell’ombrello alla sua curva e meritandosi il «giallo». Ma il gol subito crea un inaspettato effetto collaterale: il litigio finale tra Burdisso e , col secondo che rimprovera al primo il pari e l’altro che gli rinfaccia il pallone perso che innesca l’azione e la scarsa voglia di sacrificarsi in copertura. Come dire, lo psicodramma finale è servito, innescato per giunta da un gol irregolare. Impressioni? Va a finire che nella notte transilvana fa più paura la tenuta nervosa della Roma che l’ombra dei vampiri. Chi avrà i canini più affilati?