Ranieri: «Non è l’ultimo treno, ma dobbiamo fermarli»

18/12/2010 10:35

 

Che gara si aspetta col Milan?

Un’altra bella partita, loro sono cambiati dopo la cura Allegri. Verticalizzano e pressano e sono meritatamente primi. So che l’Italia tiferà per noi e noi ci proveremo.

Cassano al Milan...

Ancora non è sicuro, mancano i cinque milioni del Real, loro sono già una grande squadra, con Cassano sarà un pezzo in più.

Un bilancio di questo anno?

Abbiamo fatto più punti nell’anno solare, significa che abbiamo fatto bene. Quest’ anno volevamo fare di più e non molliamo".

La Sensi ha detto che qualcuno partirà per giocare...

Se ne è parlato, però ora pensiamo alla gara col Milan.

Vucinic non si allena. Che momento vive?

Sta bene, ha cercato in tutti i modi di esserci. Ha provato anche stamattina (ieri n.d.r.) ma evidentemente l’adduttore non gli permette di muoversi. Era molto dispiaciuto.

Nelle sue decisioni conta anche lo stato del campo, che a Milano sarà pesante come a Verona. Dobbiamo tenere in considerazione l’ipotesi Adriano?

Lo stato del campo è una delle componenti tattiche che un allenatore deve prendere in considerazione. Sicuramente c’è lo stato di forma della squadra, la partita che si vuole fare, la squadra che si deve affrontare. Adriano mi ha detto che si sente molto bene. E’ un giocatore recuperato.

Pizarro come sta?Ci sarà l’occasione di rivederlo e in caso in che zona del campo?

Lui può giocare davanti alla difesa o spostato in avanti. Non sulle laterali perchè quella posizione non è nel suo dna. Ci ho parlato e mi ha detto che non sta ancora al cento per cento e che vuole rientrare gradatamente.

Ci sarà una gabbia per Ibrahimovic?

Ci vorrebbe un gabbione per Ibra. Il loro sistema di gioco è molto bello: giocano molto aperti con Robinho e Ibrahimovic che allargano la difesa e dentro portano molti giocatori come Boateng . Dovremo stare sempre molto attenti.

Allegri è fortunato?

Credo non sia stato fortunato. Gli è stata concessa un’occasione e la sta sfruttando molto bene. Il Milan gioca bene, ha muscoli e corsa, qualità, tecnica, velocità. Sarà un Milan diverso da quello che siamo abituati a conoscere e vedere.

Bertagnoli giocherà?

Gioca Doni. Lui è recuperato ma andrà in panchina.

Come si spiega la sfiducia del pubblico nei confronti di Doni?

Ha dato tantissimo alla Roma e ha aiutato questa squadra ad arrivare ai primissimi posti. Per sei mesi ha giocato con un problema al ginocchio. Si è sacrificato per la squadra, i compagni, la società e per tutti quanti e poi ne ha risentito. Il paga perchè è l’ultimo: se sbaglia o commette un errore è gol. Quando uno ha un infortunio del genere ha bisogno dello stesso tempo per rientrare in forma: se è stato fermo sei mesi hai bisogno di sei mesi. Io ho molta fiducia in lui, soltanto che Julio Sergio gli ha preso il posto; giocava bene e mi sembrava giusto dargli continuità. L’ho detto anche domenica, mi era dispiaciuto dei fischi del pubblico ma poi sono stato contento degli applausi quando ha parato quella palla che stava uscendo in calcio d’angolo.

Sceglierà il modulo tenendo conto anche delle caratteristiche degli avversari?

Tengo conto di tante cose, non solo le caratteristiche degli avversari. Delle mie caratteristiche, di quelle della squadra, del campo, dello stato di forma, di quello che voglio ottenere dalla squadra.

Menez fa il con i centrocampisti o con le punte?

Può farlo con entrambi i reparti.

Vivete la gara col Milan come un ultimo treno per rientrare nella corsa scudetto?

Non è un ultimo treno. Però è una gara importante per noi.

Come si spiega il margine di dieci punti tra Milan e Roma?

Dico sempre che ognuno ha quello che si merita. Se siamo a dieci punti dalla capolista, evidentemente ci meritiamo questa classifica. Non siamo riusciti a ripetere la seconda parte della passata stagione e vogliamo che il 2011 sia meglio del 2010.

gioca?

Vi ho detto di Doni. Poi vediamo.

Sarà una partita importante per Borriello. Avrà delle difficoltà per via della mascherina?

Abbiamo visto che queste fibre non creano grossissime problematiche, certo non è una cosa normale. L’anno scorso ci ha giocato , quella di Marco mi semba addirittura più sfinata così a prima vista. E’ logico che un giocatore che è stato in una squadra ci tenga a far bella figura. Per caratteristriche fisiche e tecniche.

Tra Mexes, Juan e Burdisso chi può fronteggiare meglio Ibrahimovic?

Ibrahimovic non gioca molto sul centro ma più sugli esterni. Quidi sarà più sul lato o sul sinistro e si alternerà al centro con Robinho. Nono sono tanto importanti i centrali quanto gli esterni.

Questa squadra ha nelle sue corde un gioco migliore?

A me non è sembrato che abbia difficoltà di gioco. Ci sono delle partite che vengono bene, altre che vengono male. Credo che alcune partite dello scorso anno siano state meravigliose, sennò non avremmo riempito l’Olimpico e portato tutti i nosti tifosi a Verona nell’ultima partita o a Bari. Quest’anno abbiamo fatto ottime partite. Quando non giochiamo bene sono il primo a dirlo. Sono talmente onesto che lo dico.

In settimana ha provato molti movimenti a centrocampo: giocherà col 4-4-2?

Giocheremo 4-4-2 o in linea o con il rombo.

E’ pronto Pizarro?

Ci ho parlato ieri o l’altro ieri. Potrebbe partire dalla panchina o titolare, e quando è stanco lo tiro fuori . Da quando ha recuperato da infortunio e influenza piano piano sta meglio.

Doni può ribaltare le gerarchie dei portieri?

Intanto speriamo che faccia una gran partita, per pensare c’è sempre tempo. Io non chiudo mai la porta a nessuno.

Lei spesso dice che dovreste lavorare di più. Non è che bisognerebbe invece lavorare in modo diverso? In che modo?

Credo che stiamo lavorando bene come l’anno scorso. Ci sono alti e bassi credo dovuti anche allo stato di motivazione di ogni singolo giocatore. Quando si sta con tanti giocatori non è facile trovare certe motivazioni. Io metto in campo chi vedo più motivato e determinato. Se facciamo degli alti e bassi la colpa è soltanto nostra.

Lei parla poco con i giocatori?

Se hanno qualcosa da dire credo sia più giusto che vengano da me e non da voi. Doni è stato vittima di una campagna mediatica messa in atto da una radio molto vicina alla Roma che ospita spesso i dirigenti e il presidente giallorosso. Chiedeto al presidente e ai dirigenti della Roma che vanno lì. Non ascoltando radio e non leggendo i giornali, non è una domanda a cui posso rispondere onestamente. Questa è una cosa della società e non una cosa mia. Chiedete spiegazioni a chi di dovere.

E’ possibile che si siano viste meno partite giocare bene per via dell’utilizzo diverso di alcuni giocatori cardine? Ad esempio gioca più dietro la punta che da centravanti.

No, la qualità del gioco credo sia non così brutta come la dipingete voi. E’ logico che quando scambia un sistema ci siano delle difficoltà. Visto che non avevo esterni accentrare Menez mi ha portato ad adottare un sistema diverso. Il fatto che giochi in una posizione diversa, ha sempre giocato in quel ruolo, non c’è Perrotta a fare gli inserimenti ma c’è Borriello a creare spazio in area"

E’ possibile che in certe partite Menez debba giocare largo?

E’ quello che faccio.

Come può essere così difficile che una squadra come la Roma abbia difficoltà a trovare motivazioni? È un problema atavico?

Certo che è un problema atavico. Non è la prima volta che succede a Roma. Se voi andate un pochino indietro con la storia, vedrete che dopo aver fatto un ottimo campionato, l’anno successivo è stato un pochino più basso. L’anno scorso erano partiti male e Spalletti diede le dimissioni. L’anno scorso abbiamo fatto un ottimo campionato. Le aspettative dei ragazzi e di tutti era quella di fare molto bene, non ci stiamo riuscendo. Potrebbe quindi essere questo aspetto motivazionale. Io ai ragazzi non posso rimproverare nulla perchè danno sempre tutto sia in allenamento che in campo,

Come si dà la scossa?

O si cambia l’allenatore o continuando a lavorare come stiamo facendo. I giocatori non si possono cambiare.

Il discorso delle motivazioni riguarda anche i giocatori o solo lei?

Io sono caricato sempre al massimo perchè voglio il massimo da me stesso e da tutti