Claudio, il coach

24/01/2011 09:14

Ranieri come Bianchini? L’accostamento non è poi così stravagante. Ricordate quando agli inizi degli anni ‘90 l’allora Messaggero Roma aveva tra le sue fila campioni del calibro di , Mahorn e Cooper? Bene, quando era il momento di dare il classico ‘strappo’ alla gara, veniva però premiata la qualità del tiratore Premier che difficilmente faceva parte del quintetto base.

Ranieri fa lo stesso: aspetta che gli avversari siano stanchi e poi inserisce l’accoppiata francese-montenegrina per sferrare il colpo del ko. Lo fa sottovoce, quasi per non urtare la suscettibilità dei suoi campioni. Anche sabato sera, ad esempio, si è affrettato a precisare come ‘il doppio cambio in corsa’ non sia una decisione definitiva. Facendo però entrare Menez e Vucinic a partita iniziata, questo gli permette di centellinare meglio le risorse dei due e di sfruttare le loro doti di scattisti quando l’avversario ha già sulle gambe almeno un tempo: «È una mia teoria», ha rimarcato. Di certo, tutto si può dire meno che non stia dimostrando di avere coraggio: «Se mi sentissi condizionato nel togliere o mettere un giocatore – ha detto a ‘Panorama’ - lascerei perdere, mi sputerei in faccia e mi direi: non hai le palle per fare questo lavoro». Al momento questo inserimento in coppia degli attaccanti a partita in corso ha portato tre vittorie consecutive (Cesena, Lazio e Cagliari).

Ranieri ha anche snocciolato qualche numero: «Con le sostituzioni abbiamo conquistato 10 punti in campionato, 7 in e il 100% in Coppa Italia». In realtà, se in Europa sono 5 (contro Cluj e Bayern Monaco; il gol di Greco a Basilea del 3-1, infatti, non va conteggiato perché il centrocampista entra con la Roma già in vantaggio), in c a mpionato non sono proprio 10 ma 6: contro Inter, Catania e Cesena (anche qui la rete di Perrotta, subentrato in Roma- è vero che chiude la gara ma il centrocampista entra sul 2-1; stesso discorso per Brighi con il 2-0 contro il : il raddoppio è annullato dal 2-2 finale di Di Vaio). Statistiche che hanno anche l’altra faccia della medaglia: le sostituzioni, infatti, hanno dato ma pure tolto. Sempre contro il - in vantaggio 2-0 esce Menez al 24’ st (dentro Simplicio) e finisce in parità – ma anche con e Chievo il saldo è negativo. Tipologie di cambi differenti: prima questi miravano a difendere il risultato, ora si prova a vincere la gara. Roma che per la prima volta in campionato è terza, ha sorpassato la Lazio e viene da 6 vittorie (compresa la Coppa Italia) nelle ultime 7 gare. In casa, poi, almeno in campionato, è l’unica ‘big’ a non avere ancora perso. Non siamo alla striscia-record dello scorso anno ma la strada è quella giusta.