La Tevere, invece, recita una ruolo a sé. Subito dopo Natale, l’Osservatorio ha deciso di consentire l’accesso solamente agli under 16 delle polisportive affiliate a Roma e Lazio, ai militari e alle forze dell’ordine. Una decisione a sorpresa per riportare allo stadio non soltanto i ragazzi ma anche quelle categorie lavorative che solitamente garantiscono la sicurezza .

 

La Tribuna Tevere, infatti, spesso nei derby ha rappresentato una criticità fra le due tifoserie ma ell’ultima sfida di campionato ha già accolto i più piccoli e i meno giovani. Di sicuro non si vedrà il pienone, per ovvie ragioni logistiche e per un orario che, sotto questo aspetto, penalizza. La conferma di una macchina organizzativa ben assemblata è poi arrivata dalle parole del Questore di Roma, Francesco Tagliente, l’uomo che da sempre spinge verso la piena tutela del tifo non violento: «E’ la massima esaltazione della concertazione, ognuno fa la sua parte. Ci sarà rispetto e rigore: attenzione per chi deve andare allo stadio, severità nei confronti delle illegalità. Viviamo un momento di evoluzione, negli ultimi anni sempre più ragazzi stanno andando allo stadio: il fatto che i genitori gli comprino i biglietti è un messaggio molto forte». Nel frattempo, nella giornata di ieri, il Codacons ha chiesto ufficialmente di anticipare l’incontro alle 15. «Come dimostrano gli ultimi incontri, il derby della Capitale si trasforma in un’occasione di scontri anche violenti tra tifoserie, e di scorribande di esagitati che al termine della partita gettano nel caos la città, arrecando danno a persone e cose - spiega il presidente Carlo Rienzi - far disputare la partita in un orario serale, incrementa i disagi per i cittadini e la possibilità di manifestazioni di violenza per le strade». «Per tale motivo - continua il dirigente del Codacons - chiediamo di anticipare l’incontro a salvaguardia degli stessi tifosi, dei cittadini e della Capitale».