"Dopo le polemiche voglio i gol di Totti"

15/01/2011 15:12

"ASPETTO I GOL DI TOTTI" - Domani a Cesena, in ogni caso, partirà dall'inizio al centro dell'attacco romanista, vicino a Vucinic e Menez e Borriello in panchina. Il capitano continua, su un campo in cui la Roma non ha mai vinto, la ricerca del gol numero 250 con la maglia di sempre. "Lui non si è mai tirato indietro - assicura Ranieri - e sta benissimo. Quando vinse la scarpa d'oro non segnò per 2-3 mesi, poi ne fece a raffica. Ora li farà, me li aspetto da lui, Borriello, Vucinic e Adriano e mi aspetto qualcosa di più sotto rete anche da Menez. Ma dobbiamo soprattutto pensare a mantenere la porta inviolata". Secondo molti, la posizione di in questa stagione, impiegato più lontano dalla porta avversaria, è una scelta che rischia di limitarlo. Ranieri conferma: "Certo, è cambiato sistema di gioco e passano gli anni, ma non quelli di , quelli della squadra. Non c'è più Mancini, gli esterni, il gioco di una volta. E questo incide". Ma il motivo è soprattutto un altro: "C'è anche una punta centrale che sta facendo tanti gol, è normale che da qualche parte se ne facciano meno". Al di là di , a Roma si parla spesso dei rapporti tra la squadra e il tecnico. Rapporti logori, secondo molti, tra la guida e alcuni leader della squadra. Ranieri prova a smentire ogni voce, senza troppa insistenza: "Da parte mia non credo. Non credo neanche da parte dei giocatori. Con tutti ho un rapporto normale, professionale, in cui tutti ci tengono a fare bene". Sotto accusa, però, i suoi rapporti con i grandi campioni: oltre a anche Rui Costa, Romario, Del Piero. "Ma ho fatto sempre il massimo dei punti che poteva fare la squadra che allenavo".

"QUESTA LA VERA ROMA" - Sin qui, una Roma a due facce: prima nel rendimento in casa (23 punti su 27 disponibili), disastrosa fuori (9 su 30). I motivi? Un mistero: "Ce lo siamo chiesto - spiega il tecnico - e non riusciamo a trovare un perché. La squadra è sempre quella. Ora vogliamo cambiare questi termini. Ma un conto è avere sempre i tifosi al fianco e un conto non averli. So che domani a Cesena ne arriveranno tanti. È limitativo, certo. Ma è una componente". Servirebbe una svolta, magari già a Cesena: "Secondo me se cambiamo il trend fuori casa possiamo riprendere il Milan e lottare per il titolo. Ma non è l'ultimo treno, dobbiamo solo fare la nostra gara e mostrare la stessa grinta di Genova. Contro al Samp per me è stata una delle migliori partite della Roma. Rimettiamo in campo quella la grinta". Niente cambiamenti drastici, però: chi spera in una Roma diversa può rassegnarsi: "Questa è la vera Roma - spiega Ranieri - siamo stati capaci i grandi partite e partite meno belle, come tutte stanno facendo quest'anno". In ogni caso, a Cesena Ranieri si aspetta un copione già ben definito: "Lì non abbiamo mai vinto, sarà difficile e dovremo essere determinati. Loro hanno fatto 7 punti in 3 partite. Corrono e rientrano tutti, ci troveremo un muro di dieci uomini pronti a ripartire".

"JUAN TORNI CAMPIONE" - Formazione fatta o quasi, per domani: in porta torna Doni per la di Julio Sergio (e i problemi fisici di ). Al centro della difesa, out Mexes (lunedì tornerà in gruppo, possibile il recupero per il derby di coppa Italia), spazio a Burdisso e Juan, protagonista sfortunato della gara contro la Samp. "È un campione - lo rincuora Ranieri - gli errori fanno parte della vita. Bisogna metterli alle spalle e pensare alla partita successiva. Juan ha superato questo problema, è stato il primo a dispiacersi. Ora mi aspetto di vedere il solito campione". Sulla fascia destra può trovare spazio Rosi ("fa progressi, credo in quello che può darci") con Riise a sinistra. A centrocampo, pronto al rientro , con Perrotta e Simplicio. Resta fuori, ovviamente Pizarro, uno dei casi dell'inverno che Ranieri vuole smontare: "Se non è stato multato è perché ci sono motivi e motivi. Adesso è sereno e determinato, ha un problema che si porta dietro da anni, ma per la Roma è importantissimo". Una promessa. Per il futuro.

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