26/01/2011 21:03
Dopo il vertice di ieri, Unicredit e il gruppo statunitense sono tornate a incontrarsi nel cuore della mattinata Usa, pomeriggio italiano. Stessi volti di ieri, stesse questioni sul tavolo: al centro, soprattutto la partecipazione della banca nel capitale della nuova Roma. Una richiesta degli investitori, che chiedono anche che l'istituto si faccia carico della ricapitalizzazione del club per una cifra tra i 50 e i 60 milioni di euro (passaggio inevitabile e richiesto anche dalla società di revisione nella relazione sull'ultimo bilancio del club, chiuso in rosso di 22 milioni e con proiezioni che prevedono perdite tra i 35 e i 40 milioni). Un passo su cui si dovrà ancora discutere ancora non poco, oggi: al termine dell'incontro di ieri, concluso quando in Italia era da poco trascorsa la mezzanotte, le sensazioni erano comunque di un cauto ottimismo. Una cosa è certa: Unicredit sta lavorando per poter arrivare a una felice conclusione dell'affare con il gruppo a stelle e strisce, certamente la possibilità considerata più solida per il futuro del club. Anche in questo senso potrebbe accettare di finanziare l'acquisto, mantenendo una sensibile partecipazione azionaria nella società giallorosso - a fonte anche di un ruolo attivo nel Cda - con garanzie di rientro in tempi relativamente brevi.
Tante le carte ancora sul tavolo, di un gruppo che, in ogni caso, punta forte sul marchio Roma: a livello di sviluppo internazionale del brand e dei prodotti di merchandising. Anche per questo, si discute sulla possibilità di interrompere il legame con il marchio Robe di Kappa (ma legato alla Roma fino al 2017 e con penale carissima) per favorire accordi con case più note nel mondo. Dettagli di un affare che fa sognare tifosi e investitori: fin dalla mattinata il titolo Roma in Borsa viaggia in crescita tra il 4 e il 5 per cento, sospinto dall'eco delle voci che arrivano da New York. Voci di americani a Roma.