15/01/2011 11:23
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) -
Voleva rigiocare domani, ha dovuto aspettare una settimana. Juan, un po malconcio ma con tanta voglia di riscatto, si è rivisto sul campo di allenamento di Trigoria dopo cinque giorni tra cure fuori città e fisioterapia: ha corso, ha calciato, ha fatto la partitella. Tutto lascia pensare a un suo impiego domani a Cesena (undici precedenti, tre vittorie e otto pareggi, la Roma non ha mai vinto al Manunzzi) al fianco di Burdisso Nicolas. Burdisso Guillermo andrà in panchina, Mexes resterà a casa con la speranza di ripresentarsi nel derby del 19, stadio Olimpico, ore 20.45. Ranieri rilancia il difensore che domenica ne ha combinate due grosse, grosse. Errori non da Juan,come tutti quanti hanno riconosciuto. Errori non da Juan, fatti però da Juan: partita persa e tutti a casa. Conseguenza: morale a pezzi, sensi di colpa, tutto quello che può succedere dentro lanima di un leader (lui sì, silenzioso) che, a Marassi ha detto, «tutta colpa mia». Bene, ora ricominciamo. Juan a Genova non stava bene, lo ha dimostrato in questa settimana di allenamenti a singhiozzo, inoltre non è mai facile per uno come lui, abituato a giocare sempre da titolare, togliersi la tuta ed entrare a partita in corsa. E magari con un rodimento, mai ammesso concretamente, ma che cera. Almeno un po.
Nervoso, malconcio e il patatrac lo abbiamo notato. Adesso è (quasi) pronto a ripartire, a mettersi alle spalle Marassi, Palombo e Pozzi. Incubi di metà stagione. Ma davvero, tutti sono pronti a scommettere che Juan non si farà condizionare. Errori sì (vedi Roma-Catania) ma non così grossolani e così evidenti (vedi Samp-Roma). Stamani il brasiliano farà un altro test e Ranieri deciderà. Ma a Trigoria aleggia un certo ottimismo. Juan è stato a un passo dallandare via: la Roma lo aveva praticamente ceduto al Real Madrid un anno e mezzo fa, poi lui si è infortunato in Confederation e non se nè fatto niente. Giocando tra laltro lo scorso anno, uno dei migliori campionati della sua carriera. Quando sta bene, difficilmente sbaglia. E non a caso gli ultimi errori sono figli di un problema mica da poco, al tendine rotuleo. Il suo contratto scade nel 2013. Juan è a caccia del suo ultimo contratto importante, chissà se lo troverà con la Roma. Difficile pensare a una partenza contemporanea di Juan e Mexes. Se non dovesse farcela Juan, probabile limpiego dei fratelli Burdisso (o Cassetti centrale con Rosi a destra). Ritorna Taddei, Totti sarà il centravanti (probabilissimo, non sicurissimo), con Borriello in panchina (in questo campionato lex milanista è stato sempre presente, solo con il Chievo e la Juve è partito dalla panchina). Vucinic dovrebbe giocare, così come Menez. Qualche dubbio in mezzo al campo: sicuro il ritorno di De Rossi, sui suoi compagni non cè certezza. Perrotta probabilmente sì, Simplicio pure. Oppure Greco e Brighi, o Taddei stesso. Adriano ha mal di schiena e chissà se sarà convocato. Il dubbione è in porta. A Trigoria, ieri, terza presenza in una settimana per Rosella Sensi. La presidentessa ha incontrato i suoi dirigenti, più ha incrociato Pizarro, dato di buonissimo umore. La sua presenza a Trigoria era legata a questioni amministrative, stipendi da pagare e stipendi da rispettare. La prossima settimana, lei o chi per lei, riceverà il procuratore di Mexes. Dopo i contatti di queste settimane e le indecisioni del calciatore, forse se ne saprà di più. Sempre che il manager di Philippe confermerà il suo viaggio in Italia.