03/01/2011 09:50
PRANZO - Il dubbio è lecito, se non altro perché è ormai da qualche giorno che il ritorno del giocatore, dai dirigenti giallorossi è stato sempre associato alla parola domani. A forza di domani, dal ventinove dicembre, giorno fissato per il rientro, si è arrivati al tre gennaio. Anche ieri la dirigenza romanista aveva avuto garanzie che il brasiliano oggi si sarebbe ripresentato a Trigoria per riprendere gli allenamenti. Assicurazioni date dal procuratore Roberto Calenda che da quando Adriano si è trasferito a Roma, sta seguendo il giocatore con una dedizione assoluta. Sembrava, insomma, tutto finalmente sistemato. Almeno fino alle ventuno e sei di ieri sera. Quando, cioè, l'agenzia Ansa ha battuto una notizia proveniente da Rio de Janeiro: Adriano non parte, a pranzo con Ronaldinho, questo il titolo che riscombinava tutta la situazione. La notizia, peraltro, era molto dettagliata. Raccontava di come l'ex milanista, che a Rio per ora si è sistemato in un grande albergo, avesse accolto all'ora di pranzo (tenete presente che per l'ora di Rio bisogna fare meno tre rispetto alla nostra) l'amico Adriano nella hall dell'albergo e che poi i due, scortati da sei guardie del corpo,avessero pranzato insieme nel ristorante dello stesso hotel. Aggiungeva pure che tra i due si sarebbe parlato di un possibile, futuro, tandem con la maglia del Flamengo dove l'ex milanista sembra destinato a continuare la sua carriera. Da Roma, dopo il dispaccio d'agenzia, sono cominciate a partire le telefonate in direzione Rio. Il telefonino del giocatore era staccato, si è riusciti a parlare soltanto con il procuratore Gilmar Rinaldi che ha assicurato sulla presenza dell'Imperatore sul volo in partenza per l'Italia. Anche se a questo punto a Trigoria finché non vedranno il giocatore, non sono disposti a scommettere neppure un euro. Adriano, tra l'altro, nei giorni scorsi aveva parlato con i dirigenti giallorossi, garantendo che dal momento del suo ritorno si sarebbe sottoposto a dieci giorni di doppi allenamenti e che, comunque, non aveva fatto stravizi nel corso delle sue vacanze natalizie. Poi, ieri, prima di imbarcarsi, ha tranquillizato sul suo futuro,«la Roma ha sempre saputo tutto della mia situazione, non ci sono problemi, oltre al passaporto, cè stato anche il contrattempo del ricovero di mio zio, ora torno a Roma».
PIZARRO - Oltre a quello di Adriano, a Trigoria sono in attesa anche del rientro di David Pizarro. Un'attesa, purtroppo, che da ieri sera è un po' più angosciosa visto che in Cile c'è stato un violento terremoto. Per ora non si è riusciti a mettersi in contatto con il giocatore che è nella sua Valparaiso che dista oltre settecento chilometri dall'epicentro del sisma. In questi giorni il giocatore si sta curando il ginocchio infortunato (condrite) in una clinica specializzata, il suo ritorno è stato confermato tra il dieci e dodici gennaio. E quando tornerà, sarà necessario fare un po di chiarezza tra le parti. Perché al di là delle comprensibili dichiarazioni dirigenziali che puntano a sminuire il caso, i rapporti tra il giocatore e presidenza, dirigenza e tecnico non possono definirsi ottimali. La speranza, a Trigoria, è che almeno queste cure in Cile consentano a Pizarro di tornare in buone condizioni di forma.